Promuovere la Sicilia attraverso il cinema - QdS

Promuovere la Sicilia attraverso il cinema

Francesco Torre

Promuovere la Sicilia attraverso il cinema

venerdì 21 Giugno 2019

La Regione ha stanziato 1,5 mln € per il cofinanziamento di lungo/cortometraggi, serie tv e documentari per il 2019. Il bando mette a disposizione da 15.000 a 200.000 €, contributo da spendere al 100% sul territorio

PALERMO – Un milione e 525 mila euro. È questa la cifra che complessivamente l’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission ha stanziato per il cofinanziamento di lungometraggi, serie tv, cortometraggi e documentari prodotti a partire dal 1° gennaio 2019.

Pubblicato la settimana scorsa in Gazzetta Ufficiale e sul sito internet della Sicilia Film Commission, l’avviso pubblico 2019 del noto bando per la promozione turistica dell’Isola attraverso la produzione cinematografica riprende più o meno integralmente le caratteristiche del precedente, quello relativo all’anno 2017 (in genere il bando viene emanato ogni due anni).

Destinato ad imprese di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva (s.p.a., s.r.l., cooperative, etc.) italiane, europee e/o extraeuropee, nonché ad associazioni italiane che abbiano come oggetto del proprio statuto la produzione di audiovisivi, l’avviso distribuisce le somme tagliando la fetta di torta più grande (€ 1.075.000,00) per i lungometraggi a soggetto di produzione cinematografica o televisiva e le serie TV a soggetto; € 400.000,00 per documentari e serie TV documentarie; € 50.000,00 per cortometraggi.

Quanto invece alla misura del cofinanziamento, ovvero all’ammontare massimo del contributo regionale offerto, viene specificato che per lungometraggi e serie tv il tetto è di € 200.000 per ogni singolo progetto, per i documentari € 40.000, per i cortometraggi € 15.000. Tutte cifre che devono confrontarsi con altri due importanti parametri: 1) l’intensità del contributo non potrà in alcun modo superare il 50% del costo complessivo del progetto; 2) l’investimento sul territorio regionale dovrà essere pari almeno al 100% del contributo concesso. Il che significa, in concreto, che un produttore che intenda richiedere un contributo di € 15.000 per un cortometraggio dovrà dimostrare, già in fase di preventivo, coperture per almeno ulteriori € 15.000, e rendicontare infine all’Ufficio Speciale Cinema dell’Assessorato, qualora gli venisse deliberato il contributo sperato, € 15.000 di spese effettivamente realizzate in Sicilia o con professionisti residenti in Sicilia.

La strategia del cofinanziamento economico è da sempre quella adottata dalla Sicilia Film Commission per agevolare la produzione di film che possano valorizzare l’immagine dell’Isola nel mondo. Altre Film Commission lavorano in modi diversi, offrendo servizi, per esempio, o coprendo spese di vitto e alloggio, ma questo presupporrebbe un’attività seriamente continuativa che non può interrompersi ogni qual volta il bilancio della Regione deve passere dalle forche caudine dell’Ars. L’esperienza degli anni passati, comunque, in termini di visibilità è senz’altro positiva, sebbene i più importanti fenomeni di cineturismo siciliano (pensiamo per esempio ai luoghi di Montalbano) siano stati foraggiati dalla Regione con misure ad hoc. Numerosi, comunque, tra i lungometraggi cofinanziati nelle edizioni passate del bando, i film proiettati in concorso nei più importanti festival internazionali del mondo.

I termini per avanzare richiesta di cofinanziamento scadranno al 60° giorno dopo la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale. Si dovranno unicamente produrre gli allegati scaricabili sul sito della Sicilia Film Commission. Nota di colore (ma nemmeno tanto): fino alla scorsa edizione veniva richiesta, in maniera del tutto anacronistica, la spedizione di tre copie cartacee di tutta la documentazione richiesta. Praticamente con ogni bando andava via un pezzo di Foresta Amazzonica. Da quest’anno, invece, si accetterà un’unica copia cartacea più una copia digitale. Insomma, la Regione Siciliana fa un passo nel…presente. Meglio tardi che mai.

Francesco Torre

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