Pronto soccorso, anche ad Agrigento situazione esplosiva - QdS

Pronto soccorso, anche ad Agrigento situazione esplosiva

Irene Milisenda

Pronto soccorso, anche ad Agrigento situazione esplosiva

sabato 29 Luglio 2023

All’Ospedale San Giovanni di Dio solo due medici a gestire le emergenze. Zappia, commissario Asp Agrigento: “Emergenza come durante il Covid, prossima settimana cinque nuovi camici bianchi”

AGRIGENTO – La situazione nei pronto soccorso siciliani è esplosiva e a pagarne le conseguenze sono i cittadini.

Il pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sta vivendo una situazione di vera e propria emergenza. Caos e confusione regnano sovrani, pazienti abbandonati nei corridoi in attesa di essere visitati, manca il personale e ci sono solo due medici che devono sopperire a tutte le emergenze. Tante le criticità riscontrate dai Carabinieri del Nas di Palermo che in pochi mesi hanno già effettuato tre sopralluoghi, hanno eseguito accertamenti e acquisito documentazione.

Nei giorni scorsi sono arrivate le dimissioni del primario Sergio Vaccaro, poi la rinuncia del nuovo designato Giuseppe Spallino, già primario a Ribera, e anche la lettera-denuncia dei camici bianchi, stremati fisicamente e spremuti psicologicamente, che oltre a lamentare una situazione divenuta ormai insostenibile stanno pensando alle dimissioni in massa. Intanto Giuseppe Caramanno è stato nominato nuovo primario ad interim del Pronto soccorso.

I cittadini sono ormai stanchi, cercano risposte, vogliono garanzie e voglio soprattutto una sanità pubblica che funzioni.
Sono tanti i problemi, ma di certo non esiste la bacchetta magica, e la direzione sanitaria, coordinata dal commissario straordinario Mario Zappia, sta lavorando per cercare di risolvere tutti i problemi e sperare, che nell’arco dei prossimi due mesi, di riportare un po’ di normalità fra le corsie dell’ospedale, a partire dall’arrivo di nuovo primario e di cinque medici, poi sarà installata una tensostruttura con oltre 40 posti con la presenza di medici dell’Esercito e della Polizia che permetterà la decongestione all’interno del pronto soccorso, e servirà anche e soprattutto per l’emergenza migranti. L’astanteria che al momento si trova all’interno del pronto soccorso verrà spostata in medicina con 14 posti, e quella parte vacante servirà per i pazienti che al momento vengono lasciati nei corridoi; le porte verranno chiuse, entreranno solo i pazienti, mentre gli accompagnatori resteranno fuori e ad informarli saranno tre infermieri che saranno messi al triage per evitare cosi affollamento. Verranno anche create due stanze di cardiologia all’interno del pronto soccorso.

“Siamo in emergenza più o meno come ai tempi del Covid, è chiaro che stiamo lavorando per trovare medici che già dalla prossima settimana ne arriveranno cinque nuovi, stiamo sistemando la questione degli ambienti per evitare di lasciare i pazienti nei corridoi. Il nostro è un pronto soccorso che stiamo facendo funzionare in doppio con due medici. Ai cittadini voglio solo dire che abbiamo fatto di tutto, ma questo non è sufficiente, perché adesso sto cercando di fare altro, per fare in modo che il nostro pronto soccorso diventi più decoroso”, ha dichiarato il commissario Zappia.

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