Pronto soccorso Giarre riaperto, Musumeci, "Scommessa vinta" - QdS

Pronto soccorso Giarre riaperto, Musumeci, “Scommessa vinta”

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Pronto soccorso Giarre riaperto, Musumeci, “Scommessa vinta”

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martedì 21 Settembre 2021

Assieme a lui l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ha ricordato l’iter attraverso il quale si è resa possibile la riapertura del servizio

Dopo 6 anni di impasse contrassegnati dall’esistenza di un presidio d’emergenza territoriale (pet) atto a rimpiazzare il prima depauperato e poi dismesso pronto soccorso, oggi il presidio d’emergenza urgenza che consentiva al nosocomio “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre di fregiarsi del “titolo” di ospedale di base, ha riaperto, su input della politica regionale, i battenti.

Determinante, nel 2019, il reinserimento della struttura sanitaria di riferimento della zona jonico-etnea nella nuova rete ospedaliera. In questi anni, la mancanza del pronto soccorso di Giarre,  prima facente capo ad un ospedale che è fulcro di un’area di 86 mila abitanti, ha creato disservizi da Taormina ad Acireale fino ad arrivare a Cannizzaro, oltre a provocare 16 morti da malasanità. 

Tuttavia, l’ospedale giarrese, che annovera oggi i reparti di Medicina, Geriatria, Psichiatria, Lungodenza e Chirurgia-Ortopedia, è una creatura ancora incompiuta nei servizi da offrire.  Il pronto soccorso, inaugurato oggi, erogherà le sue prestazioni a partire da giorno 27 settembre.

Nel frattempo però il comitato cittadino “Giarre, Rivogliamo l’ospedale”, rappresentato dal leader Angelo Larosa, si è posto il problema della carenza di personale medico.

“Non ci sono nemmeno i medici per coprire la turnazione del pronto soccorso. Mancano anestesisti, chirurghi, ortopedici, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio e cardiologi. Chiediamo inoltre l’istituzione di un’unità semplice di cardiologia. Attualmente il servizio ospedaliero di cardiologia dipendente dall’ospedale di Acireale, è stato smantellato. Occorre invece un’unità semplice di cardiologia che funga da supporto al pronto soccorso. Inoltre non è vero che delle aree dell’ospedale sono inagibili ma piuttosto sono solo carenti sul piano della manutenzione”. A preoccupare il Presidente della Regione Nello Musumeci, è la difficoltà a reperire anestesisti sul territorio regionale. Relativamente agli interventi eseguiti, decisivi sono stati i lavori di riammodernamento per un importo di un milione e 900 mila euro.

L’INAUGURAZIONE

All’inaugurazione dei locali della nuova piattaforma emergenziale, erano presenti, oltre al Presidente della Regione Nello Musumeci, al sindaco di Giarre Angelo D’Anna e ai sindaci del distretto socio-sanitario di cui Giarre è comune capofila ( Enzo Caragliano da Riposto, Salvo Puglisi da Linguaglossa, Luigi Messina da Mascali, Ignazio Puglisi da Piedimonte), pure il sindaco dell’area metropolitana di Catania Salvo Pogliese, l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, il commissario per l’emergenza Covid Pino Liberti e gli assessori regionali Antonio Scavone e Marco Falcone. Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp, si è espresso così ” Oggi c’ è stata una forte volontà del governo regionale ai fini del ripristino di questo nosocomio. oltre ad un decreto determinante in tal senso, con un aumento sostanziale dei posti letto (fino a 62 ma dovrebbero essere 66). Diversi reparti sono stati attivati. Abbiamo anche l’Osservazione Breve Intensiva.Ci sono stati forti investimenti nei lavori pubblici per 1 milione e 900 mila euro con acquisto di attrezzatura d’avanguardia, tac, telecomandati, ed ecografi d’alta fascia. Disponiamo anche di una nuova zona triage con percorsi dedicati ai vari codici, oltre ad un codice rosa per le donne vittime di violenza ed un’area per la gestione dei casi Covid. Per avere un pronto soccorso è necessario dare forza a tutto l’ospedale che è stato altamente rafforzato.

La struttura è stata potenziata sul piano dei medici degli infermieri e degli OSS (Operatori Socio-Sanitari). Attualmente è stato eseguito complessivamente un finanziamento di oltre 6 milioni di euro. Si attendono i finanziamenti dell’ex art. 20 che permetteranno di intervenire su altri padiglioni dell’ospedale (quelli ammalorati).

Una camera “calda”, grazie all’impiego di fondi regionali, sarà disponibile agli inizi del 2022. E’ presente anche una barella-Covid. Ci saranno, esternamente all’ospedale, due ambulanze: una medicalizzata ed un’altra semplice”.Intervenuto anche il Presidente della Regione Nello Musumeci ” Non ho dato l’input alla riapertura del pronto soccorso perchè qui riposano le ossa di mio padre e dei miei nonni. Esistono doveri istituzionali che prescindono dai condizionamenti di carattere emotivo”. L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha dichiarato ” Il governo nel 2017 sospese la rete ospedaliera approvata dal governo precedente e avviò l’iter per dare alla regione una nuova rete ospedaliera aderente al decreto ministeriale 70. Nel 2019 abbiamo portato a conclusione un percorso amministrativo difficile che ha visto l’approvazione della rete ospedaliera da parte del ministero della salute. Non era vero che il decreto Balduzzi non consentisse che ci fosse un altro pronto soccorso su questo territorio, come ci aveva fatto credere il precedente governo”.

Umberto Trovato

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