“Abbiamo depositato all’Ars un importante disegno di legge per introdurre in Sicilia la figura dello psicologo di base“. Lo ha annunciato – tramite una nota – Antonio Ferrante, presidente della Direzione regionale del Partito Democratico.
Il primo firmatario del Ddl è Nello Dipasquale, deputato Pd all’Ars. Ci sono ancora poche informazioni sul disegno di legge, ma è evidente la fretta del partito promotore affinché esso diventi legge al più presto per garantire un diritto fondamentale alla salute dei cittadini.
Nei giorni in cui si discute la manovra Schifani e si attendono risposte sul futuro economico della Sicilia, i politici pensano anche ad altri temi. Uno di questi è la tutela della salute mentale, messa a dura prova prima dalla pandemia e ora dalla guerra e dalla crisi.
Ferrante, nell’annunciare l’arrivo del Ddl all’Ars e nel ringraziare il primo firmatario Nello Dipasquale, esprime l’importanza dell’introduzione dello psicologo di base in Sicilia. Il progetto del Pd prevede che la Regione Siciliana garantisca la possibilità per tutti i siciliani – nessuno escluso – di ricorrere al sostegno psicologico professionale in un periodo segnato da guerra e incertezza sociale ed economica.
Inoltre, Ferrante chiede che la norma venga approvata in tempi brevi. Il Pd si aspetta “un segnale anche dalla maggioranza” e spera che il disegno di legge venga approvato “come gesto di attenzione nei confronti dei tanti siciliani che, in uno dei momenti più bui della nostra storia, vorrebbero ricorrere a un sostegno psicologico ma non possono permetterselo”.
Il Partito Democratico siciliano ha anche confermato la volontà di aprire al più presto un confronto con gli Ordini professionali competenti e con tutta la classe dirigente regionale per garantire l’approvazione rapida della legge.
Il bonus psicologo introdotto dopo la pandemia da Covid è stato un primo passo, ma ora – per il Pd siciliano – serve la figura dello psicologo di base.
Lo dimostra il grande numero di richieste pervenute alle autorità dopo l’approvazione del bonus. E lo dimostra anche il fatto che la maggior parte delle domande provenga da giovani messi a dura prova dalla pandemia, dalla guerra e dalla crisi.
I drammi degli ultimi tempi hanno fatto rivalutare enormemente il valore della salute mentale e il lavoro degli psicologi. Ricevere un supporto psicologico, per fortuna, non è più motivo di vergogna ma non è ancora un diritto in tanti luoghi, specialmente per i meno abbienti. Affinché ciò avvenga, sono diverse le realtà che hanno già istituito la figura dello psicologo di base (come la Regione Toscana). In Sicilia se ne discute in maniera più intensa da gennaio, ma con il Ddl avanzato dal Pd potrebbe essere arrivato il momento della svolta.
Non ci vuole molto a comprendere come questo sia un momento complesso per la società italiana e internazionale. Si vive “schiacciati” dalle pressioni sociali ed economiche, si teme una terza guerra mondiale, gli eventi naturali catastrofici non mancano e i rincari peggiorano un quadro già pesante. Parole come ansia, depressione e malinconia sono diventate la normalità, anche e soprattutto tra i più giovani (quelli che, a causa dell’età, hanno maggiori preoccupazioni per il presente e il futuro).
Lo ha confermato anche il rapporto Censis 2022 su quella è che gli esperti hanno ribattezzato come la società dell’Italia post-populista. Il report offre il quadro di una società in perenne emergenza, preoccupata per il futuro e sempre meno sicura. In un contesto simile, è normale (anzi, auspicabile) che le autorità considerino interventi a tutela della salute mentale per restituire benessere e speranze alla popolazione oppressa dai problemi. Ed è quello che si vorrebbe provare a fare in Sicilia con l’istituzione dello psicologo di base.
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