Dall'Ucraina all'Iran, la terza guerra mondiale è imminente? - QdS

Dall’Ucraina all’Iran, la “Terza Guerra Mondiale a pezzi” è diventata realtà?

webms

Dall’Ucraina all’Iran, la “Terza Guerra Mondiale a pezzi” è diventata realtà?

Marianna Strano  |
mercoledì 02 Novembre 2022

Dall'Ucraina alle tensioni tra Iran e Arabia Saudita: la pace sembra non essere mai esistita in un mondo dove le guerre e i conflitti crescono di giorno in giorno. La terza guerra mondiale esiste già?

Terza guerra mondiale, l’espressione purtroppo non è nuova. La guerra tra Russia e Ucraina sconvolge l’Europa e il mondo intero da inizio anno e oggi, con la notizia di possibili attacchi imminenti dell’Iran all’Arabia Saudita, il timore che una semplice espressione possa trasformarsi in realtà è evidente.

Quando scoppierà la terza guerra mondiale? Per alcuni è già qui da tempo, per altri è meglio non affrettare i tempi della storia. Ciò che appare certo è che le due “guerre fredde” più famose al mondo si stanno lentamente trasformando in conflitti caldi: Russia contro USA e sistema Nato, Iran contro Arabia Saudita.

Storie antiche e risapute, per gli appassionati e gli esperti di geopolitica. Per tanti altri, però, che apprendono le notizie angoscianti da TG e giornali quella della guerra appare come una realtà distante che si sta facendo pericolosamente vicina. Ecco le ultime news dal mondo internazionale, per comprendere cosa sta accadendo e perché si può parlare di “terza guerra mondiale a pezzi”, per usare un’espressione non nuova.

Terza Guerra Mondiale, c’è già? Ultime news dal mondo

L’espressione Terza Guerra Mondiale

Prima e Seconda guerra mondiale sono le pagine di storia più note di sempre. Chiunque abbia mai studiato una pagina dal libro di storia a scuola, e anche chi non l’ha fatto, conosce queste espressioni e gli eventi che rappresentano. Anche l’espressione “guerra mondiale” è nota e di facile comprensione: indica un conflitto armato che coinvolge diverse nazioni (spesso in più continenti).

Per gli storici ce ne sono state due, entrambe nel XX secolo, ma la storia racconta anche di diversi altri conflitti che hanno assunto dimensioni praticamente globali e hanno avuto effetti disastrosi in termini di perdite umane. Una curiosità interessante, in questo delicato momento storico, è che entrambe le espressioni – prima e seconda guerra mondiale – sono state coniate prima che i conflitti scoppiassero effettivamente.

Guerra in Ucraina e non solo, i momenti storici “critici” dopo il 1945

E sembra che anche con la terza guerra mondiale, ammesso che sui libri di storia vengano ricordati così gli eventi di questo “funesto” 2022, possa essere così. Incredibile ma vero, se ne parla già dagli anni Cinquanta. Tanti momenti di tensione internazionale hanno fatto temere l’inizio di un nuovo conflitto mondiale e, dopo il disastro della bomba atomica a Hiroshima e Nagasaki, anche una guerra nucleare.

Negli anni della “guerra fredda” tra USA e URSS, il timore che le tensioni si trasformassero in conflitto su scala globale è stato praticamente perenne. In tante occasioni, la guerra è diventata “calda” ma sempre in luoghi diversi da quelli occupati dalle due superpotenze del secondo Dopoguerra. La guerra di Corea, la più celebre guerra in Vietnam, la crisi di Suez (1956-57) e la crisi dei missili di Cuba (1962); e ancora, le varie guerre passate e presenti la cui rilevanza internazionale è spesso sottovalutata – da Iraq e Afghanistan a Siria e Yemen – fino all’assassinio del generale iraniano Soleimani nel 2020: tutti questi eventi hanno fatto parlare della possibilità, tanto temuta, di una terza guerra mondiale.

Nel 2022, poi, la guerra tra Russia e Ucraina ha riaperto la porta su una serie di prospettive terribili che esperti e mass media avevano temporaneamente messo di lato con l’emergenza Covid. Tante antiche tensioni sono riemerse, altre “celate” si son fatte palesi, altre ancora si sono create. Gli equilibri sono rotti, è chiaro, e non resta che pregare per la pace e seguire l’andamento della storia globale. Una storia che in parte si ripete, tra errori nuovi e tensioni mai risolte.

Russia VS Nato, Iran e Arabia Saudita: cosa sta succedendo

Guerra Russia-Ucraina, ultime news

La situazione “esplosa” il 24 febbraio 2022 è in realtà l’escalation di una tensione tra Russia e Ucraina che va avanti da diversi anni e che aveva visto uno dei suoi momenti principali nel 2014 con la questione dell’annessione della Crimea. Due fatti hanno segnato questa seconda escalation, che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa: la presunta azione del Governo ucraino nei confronti della minoranza russa e la volontà dell’Ucraina di aderire alla NATO. Proprio l’avvicinamento dell’ex Paese dell’Urss all’organizzazione intergovernativa, “simbolo” dell’Occidente tanto osteggiato, avrebbe portato il presidente russo Vladimir Putin alla decisione di avviare la cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina.

Una decisione costata molto al leader russo, tra sanzioni e allontanamento di “amici” storici sullo scenario internazionale. La guerra va avanti, tra alti e bassi, da febbraio 2022. Le minacce di guerra nucleare non sono mancate né dalla Russia né dall’Ucraina (che richiede armi all’Occidente e, almeno secondo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, starebbe costruendo una bomba sporca). Propaganda o strage annunciata? Purtroppo è difficile saperlo, anche se si spera che gli eventi recenti – dal rinnovato accordo sul grano alla fine della mobilitazione parziale – lascino un minimo di spazio alle prospettive di pace.

Tensioni Arabia Saudita e Iran, possibile attacco?

Ma di pace mondiale non si parla assolutamente, purtroppo. Al conflitto Russia-Ucraina si aggiunge, infatti, la riaccesa (mai spenta, a dirla tutta) rivalità tra Iran e Arabia Saudita. Anche in questo caso, è storia vecchia e mai finita: gli esperti la definiscono “Middle East Cold War“, la guerra fredda per l’egemonia nel cosiddetto Medio Oriente che da decenni ormai coinvolge Iran e Arabia Saudita.

Anche in questo caso, i due Paesi in guerra tra loro non ci sono entrati ma hanno assunto posizioni in contrasto in zone “calde” del mondo, dalla Siria allo Yemen. L’Iran – grande potenza nucleare – non è rimasto in disparte in questi mesi di guerra in Ucraina. Negli scorsi giorni, oltre che delle proteste seguite alla morte della giovane Mahsa Amini a Teheran, si è discusso anche dell’avvicinamento tra Russia e Iran. Un avvicinamento che – in tempi di crisi energetica e di sanzioni contro la Russia – potrebbe essere molto pericoloso.

In un momento di elevata tensione, i servizi segreti di Stati Uniti e Arabia Saudita avrebbero riferito – in un messaggio divulgato dalla Cnn – di un possibile imminente attacco dell’Iran alle infrastrutture energetiche saudite. Un attacco che, se sferrato, potrebbe avere conseguenze orribili e aggiungere un tassello a un puzzle spaventoso. Toccherebbe probabilmente agli Stati Uniti fare da “ago della bilancia” per limitare le conseguenze della storica rivalità tra sauditi e iraniani. E non è detto che ciò sia possibile. Nel frattempo, in merito a questo possibile attacco si è espresso anche il portavoce del Cremlino, Dmytri Peskov: “Sono speculazioni”, avrebbe riferito.

Terza Guerra Mondiale, e l’Italia?

E l’Italia, che ruolo avrebbe in un conflitto globale? Il Paese non è di certo in guerra, ma ha comunque una posizione internazionale – geopolitica e geografica – di non poca importanza. Situata nel cuore del Mediterraneo e con relazioni internazionali attive da decenni con Paesi di tutto il mondo, l’Italia non può rimanere totalmente fuori dal conflitto globale.

Sulla guerra in Ucraina ha già assunto la sua posizione, vicina all’Ucraina nonostante le ricadute pesanti del crollo delle relazioni (soprattutto commerciali) con la Russia. Proprio nelle scorse ore, le indiscrezioni su come la Russia starebbe aggirando le sanzioni imposte dagli USA usando una raffineria Lukoil in Sicilia – apparse sul Wall Street Journal – fanno ricordare come l’Italia non sia isolata dal mondo, ma parte di un quadro complesso che contribuisce a trasformare.

Si cerca però di lavorare per la pace, che però tarda ad arrivare in Ucraina come nelle altre zone in conflitto nel mondo.

I conflitti di un mondo “a pezzi”

Speculazioni o meno, il quadro internazionale porta davvero a pensare a una terza guerra mondiale sempre più imminente e reale. Capire tutto è praticamente impossibile: troppe versioni, troppe realtà sconosciute. Tuttavia, sembra sempre più veritiero lo scenario disegnato da papa Francesco e ripreso Limes nel “lontano” 2016: una “Terza Guerra Mondiale a ‘pezzi’“.

Sui libri di storia non apparirà prima di alcune decine d’anni, probabilmente. Gli storici lavoreranno in seguito sulla definizione. Osservando la carta globale, però, i “focolai” di guerra sono tanti e le tensioni in rapido peggioramento non fanno che aumentare. La pace globale non c’è mai stata e il mondo è stato sempre in guerra: questa è la dura verità. Il 2022, però, è più “infuocato” che mai e le notizie che si susseguono non fanno che alimentare i timori globali.

Ucraina, Iran, Sahel… Tutti esempi di zone “da tenere d’occhio” e frammenti di una guerra globale combattuta “a piccoli pezzi”, ma disastrosa sotto ogni punto di vista, da quello socio-economico a quello umano finanche a quello ambientale. Una guerra “anomala”, che sicuramente gli storici futuri faticheranno a ricostruire. Ma sì, probabilmente si chiamerà “Terza Guerra Mondiale” e non solo per i media.

Fonte immagine: Pixabay – Robert Waghorn

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017