Semplificazione della Pa, attivo il portale "Piao": cosa è e come funziona - QdS

Semplificazione della Pa, attivo il portale “Piao”: cosa è e come funziona

Penna Patrizia

Semplificazione della Pa, attivo il portale “Piao”: cosa è e come funziona

sabato 02 Luglio 2022

gli enti potranno inserire i loro Piani integrati di attività e organizzazione e trasmetterli al Dipartimento della Funzione pubblica per la pubblicazione

ROMA – La semplificazione a tutto vantaggio delle amministrazioni. È attivo da ieri il portale Piao, in cui gli enti potranno inserire i loro Piani integrati di attività e organizzazione e trasmetterli al Dipartimento della Funzione pubblica per la pubblicazione.
Per agevolare le amministrazioni nella registrazione dei referenti abilitati a operare sul portale e nel caricamento dei Piani sono disponibili un video tutorial e un servizio di help desk dedicato.

“Il Piao – sottolinea in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta – è un altro passo nella direzione di garantire alla Pa efficienza, efficacia, produttività e misurazione della performance, perché supera la pletora degli strumenti di programmazione a favore di un disegno organico e integrato della strategia di ciascun ente. Programmare meglio per funzionare meglio”.

Arriva, così, al traguardo l’innovazione introdotta con il decreto legge n. 80/2021 che ha istituito il Piao, il piano unico integrato che assorbe, come previsto dal Dpr n. 81 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 151 del 30 giugno 2022, molti dei documenti di programmazione che finora le amministrazioni pubbliche erano tenute a predisporre annualmente: performance, fabbisogni del personale, parità di genere, lavoro agile, anticorruzione.

A completare il quadro normativo è intervenuta anche la firma – da parte del ministro Brunetta, e, per il concerto, del ministro dell`Economia, Daniele Franco – del decreto ministeriale che definisce i contenuti e lo schema tipo del Piano, nonché le modalità semplificate per la sua adozione da parte degli enti con meno di 50 dipendenti.

Anche la Sicilia dovrà adeguarsi così come ci ha confermato lo stesso Marco Zambuto, assessore regionale alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali che in una intervista rilasciata al nostro quotidiano ci ha garantito che la Regione siciliana si adeguerà nei tempi prestabiliti: “Riteniamo di poter rispettare la scadenza del 31 luglio – ha detto – (…) Dal punto di vista organizzativo, ci siamo già attrezzati in quanto il nuovo assetto dell’amministrazione regionale prevede già una struttura, nell’ambito della Segreteria generale della Presidenza della Regione, che ha tra l’altro il compito di coordinare gli adempimenti necessari per la formazione del Piao. I miei Uffici sono già all’opera, per i segmenti di competenza; mi è già stata sottoposta la parte che sostituirà nell’ambito del Piao il piano triennale del fabbisogno del personale. (…) Certo il lavoro della struttura di coordinamento sarà molto complesso, perchè il Piao non è e non deve essere la mera somma dei documenti che già venivano adottati, ma un documento nuovo, unitario, che deve disegnare armonicamente le strategie dell’amministrazione”.
P.P.

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