Putin ha sbagliato tutti i suoi calcoli - QdS

Putin ha sbagliato tutti i suoi calcoli

Carlo Alberto Tregua

Putin ha sbagliato tutti i suoi calcoli

martedì 12 Aprile 2022

Pace, se nessuno perde

L’Ucraina è stata uno strumento utilizzato per indebolire l’Europa nel suo complesso e cioè l’Unione e la Federazione Russa, che insieme potrebbero costituire il grande terzo polo economico del mondo, dopo Usa e Cina.

Questa prospettiva ha talmente preoccupato gli Stati Uniti, che hanno usato ogni mezzo per fare scoppiare una guerra all’interno del vecchio continente, in modo da allontanare tale prospettiva.
Sono stati bravi gli sceneggiatori che hanno ben pilotato l’attore Zelensky in questa drammatica vicenda, che ha come vittime innocenti tutti i cittadini ucraini.

Si dirà che la colpa di questa strage è di Vladimir Putin, fatto che si può confermare, ma solo in prima battuta. Melius re perpensa (a pensarci meglio ), cosa c’è dietro questa apparenza, ripetiamo, drammatica? Ve l’abbiamo già scritto: la tremenda paura degli Usa di vedere la crescita del gigante europeo, che occupa la superficie maggiore di qualunque altra aggregazione di tutto il mondo.

La responsabilità non è solo degli Usa, ma anche dei ventisette Paesi dell’Unione, che si sono schierati senza meditare sui gravissimi danni che avrebbero ricevuto i propri ventisette popoli dalle sanzioni economiche che sono state imposte alla Russia.

Si tratta di un suicidio annunciato, che però non ha sortito ancora gli effetti dannosi. Quando italiani, francesi, olandesi ed altri cominceranno a soffrire, si accorgeranno di quanto stolti siano stati i propri governanti nel gettare benzina sul fuoco della guerra, anche con armi, anziché adoperarsi con ben altri mezzi persuasivi per pervenire alla Pace. Pace che tutti invocano, ma che, in effetti, nessuno vuole.
Pace che può arrivare se tutte le parti concorrenti si convincono che essa può essere attuata solo se nessuno esce perdente: né Putin né l’Ucraina.

D’altro canto, non c’è un’alternativa alla Pace perché è impensabile che a causa di un conflitto locale (sempre di questo si tratta) si possa far scoppiare la Terza Guerra mondiale, che ovviamente sarebbe la distruzione del Pianeta, evento che solo dei folli potrebbero auspicare.

Putin ha sbagliato tutti i calcoli; vediamo quali potevano essere in via induttiva e deduttiva.
Non ha previsto che l’operazione era stata programmata da tempo e non è riuscito a intuirne le vere cause, quindi ha sferrato l’attacco guerresco, pensando che l’operazione si sarebbe potuta chiudere in qualche settimana.

Putin non ha previsto il defilamento della Cina, la quale è contro ogni guerra poiché il suo sviluppo economico interno e la conquista economica di continenti come l’Africa sono contrari a qualunque forma di guerreggiamento.

Putin non ha previsto la grande organizzazione informativa degli Stati Uniti, che ha influenzato, se non soggiogato, tutte le fonti di informazione dell’Unione europea. Infatti dobbiamo constatare con vivo disappunto che le informazioni che arrivano non sono controllate, non sono bilanciate, non sono quindi poggiate sulla verità, che deve emergere dal raffronto delle fonti.
Per esempio, c’è chi dice che tutti i corpi martoriati e trucidati non siano degli ucraini, ma dei russi. Una balla? Non vi è alcuna conferma né smentita.

Putin, quindi, non ha previsto la forza mediatica, ripetiamo, ben organizzata, che ha influenzato i cittadini di tutta Europa e non solo.

Putin non ha previsto le gravissime conseguenze delle sanzioni economiche che tutto il mondo ha attivato nei confronti del suo Paese o forse si era illuso che queste sanzioni sarebbero state più blande.
I calcoli sbagliati di Putin lo pongono oggi in una condizione di obbiettiva debolezza, ma egli comunque non si può permettere di perdere la faccia nei confronti del suo Popolo, che, secondo fonti occidentali, nella misura di ben 83% ha approvato ciò che ha fatto.

Il nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi – che noi stimiamo e la cui azione approviamo incondizionatamente – ha espresso una frase infelice: “Pace o condizionatori”. Gli italiani vogliono la Pace in Ucraina e i condizionatori accesi.

Comunque l’alternativa non si pone. La guerra deve finire, la Pace deve tornare, a qualunque costo e in tempi brevi.

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