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Casi in risalita e nuovi sintomi, ecco perchè Omicron 2 preoccupa

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Casi in risalita e nuovi sintomi, ecco perchè Omicron 2 preoccupa

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mercoledì 23 Marzo 2022

La variante BA.2 appartiene allo stesso ceppo di Omicron, ma si distingue dalla "sorella maggiore" per alcune mutazioni della proteina Spike

Omicron 2 ha ormai preso piede in tutta Italia, ma è più pericolosa o diversa dalla gemella? Per ora non sembra, ma ci sono dei sintomi diversi. Sicuramente è molto più contagioso anche più della già contagiosissima Omicron. Per questo, i casi, anche in Sicilia, sono tornati ad aumentare.

I sintomi

In senso generale la malattia non cambia molto, ma si registrano più sintomi gastrointestinali, come nausea vomito e diarrea con questa nuova sottovariante.

La sottovariante

La variante BA.2 appartiene allo stesso ceppo di Omicron, ma si distingue dalla ‘sorella maggiore’ per alcune mutazioni della proteina Spike.

Problema varianti

Il problema delle “varianti ci sarà perché il coronavirus” Sars-CoV-2 “continuerà a mutare. Per questo occorre investire di più nella sorveglianza e nel sequenziamento, per capire l’impatto di ogni tipo di mutazione – sottolinea all’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma – Ma dobbiamo sapere che il problema nascerà sempre da una altra variante, rimarrà. E dobbiamo avere anche fiducia nelle vaccinazioni, ad oggi efficaci”.

Anche per il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia, “è assolutamente normale che la variante Omicron di Sars-Cov-2 si modifichi ancora. Se però queste variazioni del ceppo circolante avranno ‘successo'”, nel senso di far diventare più pericolosa una nuova sottovariante, propagando di più il virus “non possiamo saperlo ora”. “

Più si cerca, più si trova

Più si cercano varianti e più se ne trovano, questo è un dato di fatto”, aggiunge Maga sottolineando che “è molto presto per capire se questa sottovariante possa avere differenze significative rispetto ad Omicron. E’ prematuro. Diciamo che è abbastanza normale per un virus continuare a modificarsi. Nel corso della pandemia sono state identificante e messe sotto sorveglianza decine di varianti che poi sono scomparse”, conclude Maga.

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