Quando arriva la Naspi, tutto quello che c'è da sapere

Quando arriva la Naspi, tutto quello che c’è da sapere

Quando arriva la Naspi, tutto quello che c’è da sapere

Redazione  |
venerdì 19 Luglio 2024

Ecco come possono variare le tempistiche per ogni singolo caso

L’indennità di disoccupazione Naspi, a differenza di altre misure, non prevede un calendario Inps specifico con le date dei pagamenti. Per questo motivo risulta molto difficile dare delle risposte sulle date dei pagamenti mensili ai disoccupati che attendono il compenso. La data del pagamento varia per ogni persona nonostante il periodo sia più o meno lo stesso per tutti i percettori.

Quando arriva la Naspi, le tempistiche

Le leggere variazioni della data dipendono da alcuni fattori, per esempio per il primo accredito ci vuole solitamente più tempo, mentre per i mesi successive c’è una maggiore tendenza al rispetto delle tempistiche. Negli ultimi tempi sembrerebbe tuttavia che ci sia stata una velocizzazione. Gli ultimi dati riportano che nell’80% dei casi la prima mensilità dell’indennità di disoccupazione arriva entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda.

Quando arriva la Naspi, la decorrenza

La decorrenza dipende invece dalle tempistiche con le quali viene presentata la domanda: infatti, qualora la richiesta venga effettuata entro l’8° giorno dalla perdita del lavoro l’indennità decorre proprio dall’8° giorno. Nei casi in cui la domanda venga fatta dopo questo termine il beneficio decorre dal giorno successivo a quello della richiesta.

I termini sono differenti nel caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. In questo caso per la presentazione della domanda c’è tempo fino a 98 giorni, mentre l’indennità decorre dal 38° giorno dalla perdita del lavoro se la richiesta viene effettuata prima dei 38 giorni, dal giorno successivo a quello della richiesta se effettuata dopo i 38 giorni.

I tempi di decorrenza sono molto importanti non solo per sapere fino a quando verrà erogata la Naspi (ricordiamo che questa ha una durata pari alla metà delle settimane contributive per le quali si richiede il contributo). La decorrenza, infatti, sta a indicare la data da cui si ha diritto al beneficio: questo significa che in caso di pagamento in ritardo della prima mensilità si riceveranno anche eventuali arretrati.

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