L'Oms, come succede in realtà in tutto l'arco della pandemia, non è esattamente chiaro nelle previsioni. Dopo un barlume d'ottimismo con una dichiarazione sulla fine pandemia, ecco la mazzata
L’Oms, come succede in realtà in tutto l’arco della pandemia, non è esattamente chiaro nelle previsioni. Dopo un barlume d’ottimismo con una dichiarazione sulla fine pandemia, ecco una dichiarazione che dice tutto il contrario. Nel giro di poche ore.
Altre varianti
La variante Omicron “è un problema globale, dobbiamo trattarlo con soluzioni globali” e il Covid “non finirà con quest’ultima ondata di Omicron e non sarà l’ultima variante di cui ci sentirete parlare”. Così Maria van Kerkhove, alto funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un’intervista alla Bbc. Van Kerkhove ha quindi messo in guardia quei Paesi che ritengono di essersi messi alle spalle la fase più grave della pandemia dopo il calo dei contagi legati alla variante omicron.
“Potreste essere fuori dall’ultima ondata di omicron. In molti Paesi come il Regno Unito, dove la popolazione ha un alto livello di immunità, si è in una fase diversa della pandemia. Tuttavia ci sono ancora 3 miliardi di persone in attesa della prima dose di vaccino“, ha dichiarato ancora.
Omicron dovrebbe segnare la fine della pandemia in Europa
Ultima tappa dopo due anni che hanno segnato il mondo, la variante ha infatti aperto una nuova fase che dovrebbe “plausibilmente” portare all’estinzione del virus.
L’analisi è del responsabile dell’Oms per l’Europa Hans Kluge che prevedere un nuovo picco di casi entro marzo, con il 60% dei cittadini europei contagiati, prima della graduale fine dell’incubo. Una luce in fondo al tunnel, dunque, mentre il virus continua a correre con picchi di contagi in tutto il mondo