Emanata la circolare che prevede la riduzione da 10 a 7 giorni della quarantena dei vaccinati che abbiano avuto contatti con un positivo. Resta a 10 invece per chi non è vaccinato
Il ministero della Salute ha emanato, pubblicandola su proprio sito, la circolare che prevede la riduzione da 10 a 7 giorni della quarantena dei vaccinati che abbiamo avuto contatti con un positivo.
“Possono rientrare in comunità – si legge nella circolare – dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo. Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV- 2”.
“I contatti asintomatici a basso rischio di casi con infezione da SARS-CoV-2 identificati dalle autorità sanitarie, si legge ancora nella circolare – se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, non devono essere sottoposti a quarantena, ma devono continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie previste per contenere la diffusione del virus, quali indossare la mascherina, mantenere il distanziamento fisico, igienizzare frequentemente le mani, seguire buone pratiche di igiene respiratoria, ecc”.
“Qualora i contatti ad alto rischio siano operatori sanitari o altre persone che forniscono assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, conclude infine la circolare, non si applica la misura della quarantena bensì la sorveglianza sanitaria attiva dall’ultima esposizione al caso”.
Resta di 10 giorni la quarantena per chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e sia venuto in contatto con positivo.
“Contatti di casi COVID-19 confermati da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento – si legge nella circolare – 10 giorni di quarantena +Test molecolare o antigenico negativo oppure 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico nel caso di contatti ad alto rischio. Per i contatti di casi COVID-19 da variante VOC Beta sospetta o confermata,10 giorni di quarantena + Test molecolare o antigenico negativo, sempre nel caso di contatti ad alto rischio”.
Per i contatti a basso rischio nei due casi non è necessaria la quarantena. Basta mantenere – ricorda la circolare – le comuni precauzioni igienico-sanitarie (indossare la mascherina, distanziamento fisico, igienizzazione frequente delle mani, seguire buone pratiche di igiene respiratoria, ecc.) Infine, in tutti i casi per il personale sanitario e di laboratorio è richiesta solo la sorveglianza attiva
L’annuncio delle nuove regole era stato dato dallo stesso ministero il 5 agosto scorso.
“I casi COVID-19 da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento che continuano a risultare positivi al test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno 7 giorni (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia), potranno interrompere l’isolamento al termine del 21° giorno”. E’ quanto prescrive la circolare del ministero della Salute sui nuovi termini di quarantena ed isolamento.
“Per i casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata” per i positivi a lungo termine “è necessario – precisa ancora il ministero – un test molecolare negativo” “Si raccomanda particolare cautela si legge ancora – nell’applicazione di tale criterio nei soggetti immunodepressi, in cui il periodo di contagiosità può risultare prolungato.
Si raccomanda in ogni caso – prosegue la circolare del direttore Gianni Rezza – di prevedere l’esecuzione di un test diagnostico molecolare o antigenico per stabilire la fine dell’isolamento di tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze”.
Per i casi COVID-19 confermati da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento – spiega ancora il ministero – per gli asintomatici 10 giorni di isolamento + Test molecolare o antigenico negativo.
Mentre per i sintomatici 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni senza sintomi + Test molecolare o antigenico negativo. Infine per Casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata 10 giorni di isolamento + Test molecolare negativo per gli asintomatici, e 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni asintomatici + Test molecolare negativo per i sintomatici.