Saranno quasi 740mila i nuclei familiari ex percettori del Reddito di cittadinanza che da gennaio potranno accedere alla nuova piattaforma Siisl per richiedere l'Assegno d'inclusione
Saranno quasi 740mila i nuclei familiari ex percettori del Reddito di cittadinanza che da gennaio potranno accedere alla nuova piattaforma Siisl per richiedere l’Assegno d’inclusione, secondo le nuove regole previste dal governo.
Il direttore generale dell’Inps, Vincenzo Caridi a proposito della piattaforma Siisl ha affermato: “L’obiettivo è quello di costruire un vero e proprio ‘mercato del lavoro digitale’ anche in Italia. La tecnologia consente all’utente di trovare, in un unico posto, virtualmente riuniti, tutti soggetti pubblici e privati che attualmente guidano il percorso di attivazione lavorativa: Regioni, centri per l’impiego, Enti formatori, Agenzie per il lavoro accreditate e Servizi sociali”, ha spiegato.
L’intelligenza artificiale per decidere profilo e lavoro
“Gli interventi di questi Enti oggi sono finalmente integrati e coordinati per le esigenze specifiche del singolo utente. Una simmetria informativa che aumenta in modo esponenziale le possibilità concrete di inserimento lavorativo. Entro la fine dell’anno, l’incrocio tra profilo individuale e posto di lavoro adeguato o corso di formazione opportuno, sarà ancor più veloce, perché operato con sistemi di intelligenza artificiale. Ma c’è molto di più. La disponibilità dei dati relativi alle domande di lavoro e le offerte sui singoli territori possono orientare gli interventi di politica attiva e la formazione”, ha sottolineato Caridi.
“Inoltre – ha continuato Caridi – potrà essere misurata l’efficacia formativa di ogni singolo intervento: numeri alla mano, le risorse pubbliche potranno essere gradualmente destinate solo ai corsi che nel tempo hanno dimostrato di aver portato effettivamente all’inserimento lavorativo. Un cambio di paradigma dirompente”.
Chi ha già avuto accesso al Siisl
In attesa dell’apertura alle famiglie richiedenti il nuovo Assegno di inclusione, hanno avuto accesso in Siisl le persone in condizione di maggior bisogno. “Ma il sistema – ha aggiunto Caridi – è stato progettato e implementato in modo modulare e flessibile per adattarsi a ulteriori sviluppi, come includere progressivamente diverse categorie o aprire a nuovi soggetti che possano offrire posti di lavoro o occasioni formative”.
Le primissime stime dell’Inps: delle 737.400 famiglie interessate, 348.100 hanno al proprio interno un minore, 215.800 una persona disabile, 341.700 un anziano. Si uniranno alle 112mila domande presentate sulla piattaforma, operativa dallo scorso 1° settembre per incrociare domanda e offerte di lavoro, in buona parte da soggetti che hanno perso il sostegno del Rdc perché considerati occupabili, che hanno fatto richiesta del Supporto alla formazione e al lavoro, i 350 euro mensili erogabili per un massimo di 12 mesi, mentre si frequentano i corsi. Il maggior numero di domande arriva da Campania (30.200), Sicilia (25.800), Calabria (9.700) e Lazio (8.500). I dati sulle offerte formative e le opportunità di lavoro presenti in Siisl sono in costante aggiornamento. In alcune settimane sono state toccate punte di 60mila vacancy e di circa 600mila opportunità di formazione. Sono 69mila i Cv caricati dai 107mila soggetti che si sono iscritti.
I dati diffusi dall’Inps
I dati su questi primi 112mila soggetti fruitori di Siisl (e delle nuove misure di politica attiva messe in campo dal governo) evidenziano come siamo di fronte a situazioni diversificate. Il 45,5% ha la sola licenza media. II 135,6% arriva al diploma di scuola superiore. Il 4,7% è in possesso di una laurea. C’è anche un 7,5% che non ha più della licenza elementare.
Secondo l’architettura contenuta nel decreto messo a punto dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, il percorso verso un lavoro o un corso di formazione funziona così: chi si iscrive a Siisl presenta in piattaforma il proprio curriculum e può visionare già nell’immediato le offerte di lavoro disponibili a sistema. Si devono indicare almeno tre agenzie per il lavoro – o comunque enti autorizzati all’attività di intermediazione – che si attiveranno per offrire possibilità lavorative in linea con il profilo professionale.
Nell’ipotesi in cui le competenze non siano adeguate rispetto ai posti di lavoro disponibili, sulla piattaforma sono visionabili i corsi formativi ai quali accedere per costruire le skill adeguate. L’iscritto, quindi, può concludere un patto di servizio personalizzato. Attraverso questo patto, registrato sul Siisi, l’utente è preso in carico e indirizzato verso il percorso di inserimento lavorativo ritenuto più idoneo. Con la profilazione si punta a valorizzare le competenze e le potenzialità di ciascuno, definendo gli obiettivi e progettando un piano di azione individuale che determini l’inserimento o il reinserimento lavorativo.