Approvato dal Consiglio comunale il Piano economico finanziario del servizio dei rifiuti. L’assessore Di Marco: “Non tollereremo più chi non rispetta decoro urbano e collettività”
ERICE (TP) – Il Consiglio Comunale di Erice ha approvato il Piano Economico Finanziario del Servizio Rifiuti, che costituisce lo strumento attraverso il quale i Comuni definiscono la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani.
Nello specifico, è previsto un aumento a carico degli utenti del Centro Comunale di Raccolta che da 463.000 euro passeranno a 510.000. Il costo del servizio, invece, aumenterà del 5,7% (di cui 1,7% dovuto all’adeguamento Istat, così come previsto dalla Legge) anche a causa dei rincari dovuti all’aumento delle tariffe per il conferimento dell’umido e dell’indifferenziata.
Un aumento, però, contenuto perché controbilanciato da un recupero sull’evasione fiscale e da un aumento dei contributi Conai – fanno sapere dal Comune.
Il nuovo piano certifica il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per l’anno 2020, con possibilità di attingere al contributo regionale per comuni virtuosi nel 2021, in cui si prevede l’introduzione sperimentale della tariffazione puntuale, applicando il principio comunitario “chi inquina, paga” e il progressivo superamento del sistema tariffario attuale.
Parallelamente, i controlli, effettuati dal Nucleo Tutela Ambientale della Polizia Municipale tramite l’installazione dei moderni sistemi di videosorveglianza nelle zone più sensibili del territorio, hanno portato finora all’individuazione di 66 trasgressori. “Non c’è più spazio per la tolleranza nei confronti di chi non rispetta il decoro urbano e, dunque, anche la collettività – dichiara l’assessore alla Polizia Municipale, Vincenzo Giuseppe Di Marco. Per questo abbiamo deciso, nonostante la cronica carenza di organico della Polizia Municipale, di proseguire con il monitoraggio delle zone più sensibili tramite l’uso di moderni sistemi di videosorveglianza. Coloro i quali sono stati sorpresi saranno sanzionati”.
Relativamente allo sgravio Ccr, rimarrà invariato per l’anno in corso mentre il prossimo anno lo sgravio terrà conto solo della parte variabile, controbilanciandolo con la diminuzione della Tari grazie al contributo regionale assegnato ai Comuni che hanno superato la soglia del 65% di differenziata.