Rada di Augusta, esposto alla Procura su pericolosità costruzione deposito Gnl - QdS

Rada di Augusta, esposto alla Procura su pericolosità costruzione deposito Gnl

Luigi Solarino

Rada di Augusta, esposto alla Procura su pericolosità costruzione deposito Gnl

giovedì 06 Giugno 2019

Il documento è stato inviato da quattro associazioni che si stanno battendo sulla vicenda. Chiesto anche il parere di esperti disinteressati per disquisire sul tema fugando ogni dubbio

AUGUSTA (SR) – Depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa sui potenziali pericoli inerenti la costruzione di un deposito per lo stoccaggio di Gnl (Gas Naturale Liquefatto) all’interno della rada di Augusta. Detto esposto è stato presentato dalle Associazioni: Decontaminazione Sicilia, Comitato Stop Veleni, Natura Sicula e Comitato Bagali-Sabbuci-Baratti. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare (Adsp) della Sicilia orientale, lo scorso dicembre, ha avviato una procedura di manifestazione di interesse secondo la normativa vigente, finalizzata alla realizzazione di un deposito di Gnl all’interno della rada megarese presso il pontile di Punta Cugno, alla quale hanno aderito sei aziende.

Il progetto, illustrato lo scorso 14 febbraio, presso la sede di Confindustria Siracusa, alla presenza del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, e del senatore del M5s, Giuseppe Pisani, (la prima possibilista ed il secondo favorevole nonostante i pentastellati siano contrari alla realizzazione di impianti analoghi a Cornigliano e Ravenna) non convince molti cittadini che ritengono doverosi ulteriori approfondimenti. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, il 23 aprile, durante una visita ad Augusta, a proposito del deposito Gnl ha dichiarato: “Debbo esaminare il dossier. Si terranno degli incontri sull’argomento per valutare il tutto. Tutte le iniziative che portiamo avanti sono fatte nell’interesse della colletività”. I rappresentanti delle quattro Associazioni, pur riconoscendo nel Gnl ridotte capacità inquinanti, evidenziano come allocarlo in un’area ad elevata sismicità ed a densa concentrazione di impianti industriali strida con le aspettative degli abitanti di un area Sin (Sito d’Interesse Nazionale). Inoltre rimandano al potenziale rischio “effetto domino” per le torce sempre accese delle vicine industrie del petrolchimico nel malaugurato caso di fuoriuscita del Gnl.

Nell’esposto si legge tra l’altro: “L’area di attenzione (genericamente indicata come Porto di Augusta) insiste su tessuti urbani densamente popolati, ad elevata concentrazione di stabilimenti industriali ed “Elevato Rischio di Crisi Ambientale”, con impianti vetusti in esercizio da oltre mezzo secolo soggetti a frequenti incidenti”. “Per quanto riguarda gli eventi principali di incendio ed esplosione esaminati (Pool Fire, Uvce, Bleve – Fireball), questi possono determinare effetti assai gravi soprattutto sulle aree urbanizzate circostanti gli insediamenti industriali ed in particolare appaiono interessate in modo rilevante le principali infrastrutture di comunicazione”. “Infine, prima ancora di sperimentare l’insediamento di nuovi insediamenti industriali occorre mettere in sicurezza gli impianti esistenti e portare a compimento le bonifiche come per legge”.

Lo scorso 9 maggio, ad Augusta, durante una riunione della II Commissione Consiliare Permanente “Servizi Demografici e Sviluppo Economico” si è ritenuto di approfondire la questione sull’eventuale insediamento di stoccaggio Gnl nella rada megarese. A tal riguardo i rappresentanti delle quattro Associazioni auspicano che, quanto prima, esperti disinteressati ed indipendenti siano convocati per disquisire sul tema fugando ogni dubbio sulla reale pericolosità del deposito, a salvaguardia dell’interesse della collettività.

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