Rafforzare gli ecosistemi dell’innovazione per rilanciare l’imprenditoria in Sicilia - QdS

Rafforzare gli ecosistemi dell’innovazione per rilanciare l’imprenditoria in Sicilia

redazione

Rafforzare gli ecosistemi dell’innovazione per rilanciare l’imprenditoria in Sicilia

Valerio De Molli  |
martedì 10 Gennaio 2023

The European House - Ambrosetti: “Eccellenze locali e talenti volano di sviluppo del sistema territoriale”. Scommettere sulla ricerca significa per le imprese vincere la “sfida” della competitività

Gli “ecosistemi dell’innovazione” nascono dalla collaborazione tra le diverse realtà di un territorio, consentendo di mettere a sistema le conoscenze specifiche degli attori coinvolti (centri di ricerca, imprese, università) e di consolidarne la competitività e attrattività nel campo dell’innovazione, generando così un’offerta sul mercato fondata su un’ampia base di conoscenze.

Ricerca e innovazione rappresentano quindi un volano fondamentale di sviluppo per ogni sistema territoriale che permette di valorizzare le eccellenze locali e i talenti, che troppo spesso sono costretti ad emigrare verso luoghi in cui questi ecosistemi sono già sviluppati.

Il contributo della ricerca alla crescita di un territorio è confermato dalla relazione tra il tasso annuo di crescita composto (CAGR) degli investimenti in Ricerca e Sviluppo e il tasso di crescita medio del Prodotto Interno Lordo. Considerando un campione di 22 economie mondiali, emerge una chiara relazione positiva tra queste due variabili: i Paesi che hanno aumentato di più gli investimenti in R&S tra il 2000 e il 2020 hanno registrato una crescita maggiore del PIL nello stesso periodo. In questo contesto, l’Italia risulta essere il Paese con il più basso livello di crescita degli investimenti in R&S (+2,1%) e con una ridotta crescita media del PIL tra il 2000 e il 2020 (+4,9%).

La scommessa delle imprese in Ricerca e Sviluppo ha inoltre importanti ricadute sulla loro competitività: in Europa i settori industriali che hanno aumentato di più il loro fatturato nel biennio pre-pandemico 2018-2019 sono quelli che hanno investito di più in R&S. Nello specifico, i Top R&S spender hanno registrato un incremento del 4,7% del fatturato, 12 volte in più rispetto alla media dell’intero settore industriale. Questa maggiore crescita determina benefici anche sull’occupazione, con i comparti industriali Top R&S spender che hanno incrementato del 3,9% l’occupazione tra il 2018 e il 2019, 5 volte di più rispetto al +0,8% dell’intero comparto in generale.

Nonostante livelli relativamente bassi di investimento in R&S e un numero di ricercatori inferiore rispetto ai peer mondiali, l’Italia è caratterizzata da una ricerca di eccellenza riconosciuta a livello globale. Considerando, infatti, il numero di pubblicazioni tra il 1996 e il 2019, il nostro Paese si posiziona al 1° posto al mondo, con 72,8 pubblicazioni ogni 100 ricercatori. Allo stesso tempo, la produzione della ricerca italiana riscuote un elevato grado di apprezzamento in tutto il mondo: l’Italia è infatti il 1° Paese al mondo per numero di citazioni ogni 100 ricercatori tra il 1996 e il 2019, con un totale di 1.594 citazioni, superando nettamente i principali peer europei.

Se come sistema-Paese l’Italia si dimostra competitiva a livello mondiale in questo settore, al suo interno permangono forti divari tra Nord e Sud, traducibili in livelli strutturalmente più bassi di investimenti in R&S sul Pil: le Regioni meridionali, infatti, nel 2020 hanno destinato in media solo lo 0,94% del loro PIL ad investimenti in R&S, a fronte dell’1,51% nazionale.

In particolare, tra il 2014 e il 2017 il Mezzogiorno ha assistito ad un costante calo degli investimenti in R&S in rapporto al PIL, che solo negli ultimi quattro anni sono tornati a crescere. In tale scenario la Sicilia non rappresenta un’eccezione, posizionandosi al di sotto della media nazionale (sia in termini assoluti che relativi) in diversi indicatori, tra cui la spesa in R&S, il numero di ricercatori, il numero di brevetti, il saldo migratorio dei laureati e il numero di startup innovative. Diventa dunque essenziale identificare il punto di partenza per sviluppare questo comparto in Sicilia, così da appianare gli importanti gap con il resto d’Italia.

Valerio De Molli
Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti

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