La violenza giovanile continua a essere un’emergenza non solo a livello locale, ma a livello nazionale. A Napoli un nuovo drammatico episodio: un ragazzo di 15 anni è stato accoltellato all’uscita da scuola da un gruppo di coetanei.
L’aggressione è avvenuta in via Benedetto Croce e sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri.
Accoltellato all’uscita da scuola, ragazzo in ospedale a Napoli
Rimane ancora da confermare l’esatta dinamica di quanto accaduto. Secondo una prima ricostruzione, il minore sarebbe stato aggredito da un gruppo di coetanei poco dopo essere uscito da scuola, al culmine di una lite scaturita per cause da accertare, e sarebbe stato raggiunto da alcune coltellate al fianco. Trasferito in ospedale, fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita: i medici hanno dato una prognosi di 10 giorni. Sono in corso le indagini dei carabinieri per ricostruire la vicenda e individuare i responsabili del terribile gesto.
L’emergenza a Palermo dopo l’ennesimo omicidio
Quello della violenza giovanile è un tema di profonda attualità in questo momento in Sicilia. La comunità di Palermo, infatti, è stata sconvolta da un nuovo efferato delitto: l’omicidio di Paolo Taormina, 21enne ucciso con un colpo di pistola alla nuca davanti al pub dove lavorava. La vicenda ha generato rabbia e sgomento, spingendo perfino il presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco del capoluogo regionale Roberto Lagalla a chiedere (e ottenere) un vertice con il ministro Piantedosi a Roma sul tema sicurezza.
Tra i tanti che sono intervenuti a commentare la vicenda ci sono gli arcivescovi di Palermo e Monreale, monsignore Corrado Lorefice e monsignor Gualtiero Isacchi rispettivamente, che hanno parlato di una vera e propria “mostruosità”. “Cosa abbiamo trasmesso ai nostri ragazzi? Come li abbiamo custoditi?”. Questo si chiedono i due religiosi, auspicando un’azione collettiva contro la “cultura di morte” ormai protagonista della quotidianità delle città, soprattutto tra le nuove generazioni.
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Immagine di repertorio