Ragusa, un caseificio didattico in un immobile comunale - QdS

Ragusa, un caseificio didattico in un immobile comunale

Stefania Zaccaria

Ragusa, un caseificio didattico in un immobile comunale

sabato 16 Aprile 2022

Approvato un progetto che mira al recupero degli antichi mestieri: nei locali di “Largo San Paolo” si produrranno formaggi tipici utilizzando il latte delle piccole aziende iblee

RAGUSA – Un caseificio didattico insieme alla produzione di formaggi storici con latte locale di piccole aziende iblee.

Nascerà con questi scopi un caseificio a Ragusa nei locali di “Largo San Paolo”, affidati proprio in questi giorni dal comune di Ragusa, settore Sviluppo economico, con determinazione n.2226.

È stato aggiudicato in via definitiva e approvato il contratto di concessione in comodato di questo immobile in territorio di Ragusa proprio per la valenza sociale del progetto.

“L’idea progettuale presentata dalla ditta che si occupa della produzione di formaggi tipici e tradizionali della zona di Ragusa come il ‘Cosacavaddu’ ed il ‘Ragusano Dop’ – ha evidenziato il vicesindaco con delega allo Sviluppo economico, Giovanna Licitra – è finalizzata alla realizzazione di un caseificio per la produzione di formaggi storici, utilizzando latte locale di piccole aziende con animali da pascolo, razza modicana o meticcia, e di un caseificio didattico con lo scopo di formare e veicolare le tecniche di produzione dei prodotti storici al fine di creare un contesto pratico di apprendimento e di conoscenza dei prodotti. Verranno inoltre organizzate delle visite guidate per scolaresche e turisti con la possibilità di degustazione dei prodotti”.

“Sarà presente – ha sottolineato ancora Licitra – la figura del Mastro Casaro che attivamente farà partecipare alla produzione dei formaggi, seguendo tutto il procedimento semplice e genuino e svelando i piccoli segreti per ottenere un buon risultato. Verrà allestito un punto vendita di prodotti tipici, un bar ed un punto ristoro con prodotti locali, ed inoltre un laboratorio del gusto, con la finalità anche di organizzare eventi in collaborazione con cantine, birrifici e mielifici”.

L’idea sembra ambiziosa e il progetto ha convinto l’Amministrazione comunale visto che l’attività coinvolgerà tutta la cittadinanza ma anche i turisti.

“Nell’idea progettuale è stata inoltre inserita la creazione di un piccolo museo della casa del contadino – ha continuato il vicesindaco Licitra – La ditta organizzerà visite guidate con prenotazione on line tramite siti specializzati”.

“Mi piace evidenziare – ha spiegato – che il progetto in esame si inquadra nelle linee, contenute nel programma di mandato dell’attuale Amministrazione comunale, finalizzata al mantenimento, alla conservazione, al recupero, di mestieri e tradizioni ragusane. Non si tratta solo di tradizioni, usi o costumi, ma di attività essenziali che hanno e continuano a contraddistinguere l’economia ragusana”.

“Non si può non riconoscere che le radici della nostra economia sono quelle che hanno permesso alla attività imprenditoriale ragusana di progredire portando ad un incremento economico e sociale che fonda le sue forti radici – ha concluso l’esponente della Giunta Cassì – anche nel settore lattiero-caseario, nell’agricoltura e nella zootecnia”.

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