Ospedali ragusani, i pronto soccorso tra carenze e organico ridotto - QdS

Ospedali ragusani, i pronto soccorso tra carenze e organico ridotto

Stefania Zaccaria

Ospedali ragusani, i pronto soccorso tra carenze e organico ridotto

martedì 30 Novembre 2021

Vertice tra rappresentanti delle istituzioni e Asp. I parlamentari Di Pasquale e Campo: “Il Governo regionale latita”. Il sindaco di Pozzallo: "Conseguenza di politiche che hanno trascurato settore"

RAGUSA – Servono soluzioni urgenti per le grave carenze dei pronto soccorso del territorio ibleo. C’è molto da strutturare negli ospedali della provincia e se n’è discusso, qualche giorno fa, presso la sede della direzione generale dell’Asp di Ragusa. È stato lo stesso direttore Angelo Aliquò a interloquire con il consigliere comunale di Modica del Pd Giovanni Spadaro, il segretario cittadino e il vice dello stesso partito Ezio Castrusini e Graziano Blando, insieme ai parlamentari regionali Nello Dipasquale e Stefania Campo e al consigliere comunale di Modica del M5S Marcello Medica.

Si è discusso in particolare dell’ospedale Maggiore di Modica, argomento fra l’altro già trattato in commissione Sanità all’Ars – con l’assenza però dell’assessore alla Sanità, Ruggero Razza -. Durante l’incontro, sono emerse le criticità presenti nelle varie strutture di emergenza dell’intero territorio e in particolare la grave carenza del personale medico e infermieristico che si traduce, ovviamente, nelle lunghe file e attese, con i conseguenti disagi e disservizi ormai noti a tutti.

I parlamentari Di Pasquale e Campo hanno evidenziato la loro attività svolta a livello regionale, con le proposte già avanzate e “la contestuale mancanza di ascolto e latitanza del Governo regionale nella persona dell’assessore Razza. Il direttore generale, dal canto suo, ha descritto l’attuale ‘cruda’ situazione iblea e le possibili soluzioni che vanno avanzate a Palermo, come ad esempio, “l’introduzione di una deroga per l’assunzione di personale medico senza specializzazione, o l’introduzione della differenziazione di pagamento degli stipendi per chi accetta di lavorare nei Pronto Soccorso”.

Aliquò ha poi precisato che, se da qui in avanti non vanno cercate e applicate soluzioni del genere, l’attuale situazione non solo non potrà migliorare ma rischia di peggiorare sempre più.

Il consigliere comunale, Giovanni Spadaro, ha evidenziato alcune carenze presenti all’interno del nosocomio modicano e sollecitato il completamento della struttura esterna incompiuta da decenni adiacente al parcheggio, ricevendo rassicurazioni in merito dal direttore Aliquò il quale non ha mancato, comunque, di evidenziare i recenti passi avanti all’Ospedale ‘Maggiore’. A questo proposito, infatti, è da sottolineare l’accorpamento della divisione, a Modica, di geriatria a quella di medicina, con la riduzione di 12 posti letto. Decisione che fa discutere visto che l’obiettivo è reperire personale medico da impegnare nel pronto soccorso ormai ridotto a 3 medici più il direttore.

“Senza alcun dubbio – lamenta il sindaco di Pozzallo nonché ex primario Roberto Ammatuna – è la mossa disperata di un direttore generale, che nonostante tanti sforzi, non riesce ad impinguare un organico medico ormai ridotto all’osso. È questa ormai l’amara conseguenza di politiche sanitarie nazionali e regionali che hanno trascurato colpevolmente il settore della Medicina dell’Emergenza-Urgenza”.

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