Ragusa, un progetto per l’affido di minori stranieri - QdS

Ragusa, un progetto per l’affido di minori stranieri

Stefania Zaccaria

Ragusa, un progetto per l’affido di minori stranieri

sabato 22 Aprile 2023

Chiaramonte Gulfi è capofila di una rete di partner e associazioni della provincia che lavoreranno in sinergia per “La Casa SiCura”: l’iniziativa che aiuta le famiglie a prendersi cura di minorenni

RAGUSA – Favorire l’affido familiare per minori stranieri non accompagnati. È questo l’obiettivo del progetto “La Casa SiCura” promosso dalla cooperativa Fo.Co. di Chiaramonte Gulfi, capofila di una rete di partner e associazioni nelle province di Siracusa, Catania, Trapani e Ragusa, che ha avviato i percorsi per l’affido familiare di minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia senza le loro famiglie o senza un adulto che possa prendersi cura di loro. Grazie a questa iniziativa sono già due le famiglie ragusane che hanno iniziato l’esperienza di affido.

“La Legge n. 47/2017, cosiddetta ‘Legge Zampa’ – hanno riferito dalla cooperativa – ha introdotto una tipologia di accoglienza per minori stranieri non accompagnati alternativa alla comunità. Per loro, oltre ai centri di accoglienza oggi attivi, possono aprirsi le porte dell’affido temporaneo a famiglie disposte ad accoglierli, per garantire loro un ambiente sicuro e caloroso in cui crescere, dove poter vivere per frequentare la scuola, imparare l’italiano, iniziare una vita di relazione e prepararsi alla vita da adulti in un paese che non è il loro, lontani dalle loro famiglie. Il progetto La Casa SiCura, attivo dal giugno 2021, ha avviato, nelle quattro province siciliane, dei percorsi di promozione dell’affido familiare”.

Il progetto, finanziato tramite fondi Fami, si concluderà il 31 maggio e qualche giorno fa le responsabili hanno presentato i primi risultati del lavoro svolto nelle quattro province siciliane per la costituzione delle reti familiari per l’affido dei minori stranieri.

“Questi ragazzi adolescenti – ha spiegato l’assistente sociale e coordinatrice del progetto, Morena Cutello – vivono una duplice difficoltà. Da un lato affrontano gli ostacoli del trovarsi in un paese straniero, dall’altro devono integrarsi senza il sostegno di una rete familiare fondamentale nel loro percorso di crescita e sviluppo. In questi mesi abbiamo lavorato per fare conoscere questo progetto e sensibilizzare e preparare le famiglie interessate. Sono stati avviati due affidi nella zona di Ragusa e altri si stanno concretizzando in queste settimane. Due ragazzi stanno già vivendo l’esperienza dell’affido temporaneo part time, trascorreranno cioè con le famiglie affidatarie i week end o una parte del loro tempo, pur continuando a vivere nelle comunità che li accolgono. Per loro è una grande opportunità per prepararsi a vivere da adulti nella società che dovrà accoglierli”.

Il progetto si è avvalso di una piattaforma a cui possono iscriversi sia i ragazzi che le famiglie interessate, sono stati poi strutturati percorsi di presa in carico sperimentali, in affiancamento ai servizi sociali territoriali e avviati i percorsi di formazione per le famiglie. A fine maggio, il 23 alle ore 10, i risultati ottenuti nel corso delle attività progettuali saranno presentati a Ragusa.

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