Un’ordinanza regionale ha inserito Vittoria, Ispica, Chiaramonte Gulfi, Acate e Comiso tra le città con più casi e meno vaccinati. E con oltre 2.500 casi di positività al Covid, cresce la paura
RAGUSA – Sono oltre 2.500 i casi di positività al Covid-19 conclamati in provincia di Ragusa e sono numeri che fanno paura. 2406 sono le persone in isolamento domiciliare, positive, che per fortuna non necessitano di cure ospedaliere.
La situazione è preoccupante ma non si riesce ad arginare i contagi che crescono a dismisura ogni giorno. Intanto un’ordinanza regionale emanata proprio nelle ultime ore ha inserito 5 comuni della provincia iblea tra i 55 più a rischio dell’Isola. Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica e Vittoria sono tra le città con più casi e con meno vaccinati e proprio per questi motivi, da domenica, è previsto l’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 12 anni, di chi è affetto da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di chi svolge attività sportiva all’aperto.
È previsto il divieto di assembramento nelle aree pubbliche e per i banchetti e gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti, con l’obbligo per gli operatori e per i partecipanti di avere effettuato il tampone nelle 48 ore antecedenti. A destare maggiore preoccupazione sono Vittoria e Comiso, dove si contano numeri sempre più alti che superano i parametri regionali, a tal punto da essere indicate come possibili zone rosse.
Il Comune ipparino, in particolare, segna oltre mille positivi, con l’area Covid dell’Ospedale Guzzardi già provata dalle numerose presenze.” La commissione straordinaria del Comune di Vittoria ha richiamato più volte l’attenzione dei cittadini al rispetto delle regole per prevenire e contrastare la diffusione del Covid-19 e all’importanza dei vaccini.
“La situazione della pandemia a Vittoria è molto grave e invitiamo ancora una volta i cittadini a vaccinarsi – ha sottolineato il prefetto, Filippo Dispenza – e la scienza in pochi mesi è riuscita a trovare un efficace antidoto a questo terribile coronavirus e vaccinarsi è un segno di grande amore e di rispetto verso se stessi e verso gli altri. Non ci sono altri rimedi se non vaccinazione e rispetto delle regole: ovvero l’uso corretto della mascherina, il distanziamento sociale e l’igiene personale”.
Un altro dato che preoccupa è l’impossibilità di tracciamento con i test ‘fai da te’ in libera vendita: in caso di positività anche in assenza di sintomi, l’appello è quello di autodenunciarsi per proteggere le persone con cui si hanno avuto contatti. “Ogni giorno – si legge in una nota del presidente di Confesercenti Ragusa, Luigi Marchi e del direttore Massimo Giudice – apprendiamo dai media e vediamo nostro malgrado aumentare i casi di positivi non vaccinati, ogni giorno vediamo diverse attività commerciali chiudere per sanificazione dei locali e supermarket e farmacie vendere centinaia di tamponi fai da te”.
“Ci viene facile pensare – aggiungono – che la causa sia da addebitare a chi essendo positivo al Covid non si autodenuncia all’Asp per evitare la quarantena e andare tranquillamente in giro per la città a contagiare il prossimo. Tale comportamento è un gesto che definiamo ‘criminale’ e che va assolutamente condannato”.