L’Amministrazione comunale aveva già provveduto prima dell’ordinanza regionale. Opinioni contrastanti sull’utilità, da considerare una tantum per non inquinare
RAGUSA – Arginare la pandemia avviando le sanificazioni in tutta l’Italia. Come fatto già in Cina, infatti, anche sul territorio nazionale il Governo ha informato tutti i Comuni della necessità di sanificare le strade, gli esterni, oltre che i Palazzi comunali. Anche le Regioni si sono poi comportate di conseguenza. Già la scorsa settimana, infatti, dalla Regione era arrivata la disposizione di ‘pulizia’ di strade e uffici pubblici.
“Viene sancito l’obbligo – ha sottolineato Musumeci durante la comunicazione di una serie di misure dettate per far fronte all’emergenza – da parte dei Comuni, di provvedere, qualora non lo abbiano già fatto, alla sanificazione delle strade del centro abitato, degli uffici pubblici e degli edifici scolastici. Attività che verranno cofinanziate dalla Regione”.
Anche a Ragusa, ovviamente, ci si è attrezzati in questo senso e la sanificazione era già stata svolta prima dell’emanazione dell’ordinanza regionale. L’Amministrazione comunale ha infatti programmato in due giornate gli interventi di sanificazione di tutti gli immobili di proprietà comunale, chiudendo ovviamente tutti gli uffici. Poi l’Ufficio Ambiente ha gestito invece la sanificazione delle strade e di tutto il territorio urbano.
Le operazioni di disinfezione hanno riguardato comunque non solo Ragusa ma anche le frazioni di San Giacomo e Marina di Ragusa. Qualche giorno fa, infatti, le operazioni sono state eseguite in tre notti diverse. In realtà, però, non c’è alcuna prova che la sanificazione degli esterni serva davvero, anzi alcuni esperti ritengono questa misura addirittura inopportuna perché l’uso di determinati prodotti potrebbe causare danni all’ambiente e alle persone. Un documento dell’Istituto superiore di Sanità sottolinea infatti che “esistono informazioni contrastanti circa l’utilizzo di ipoclorito e la sua capacità di distruggere il virus su superfici esterne e in aria. In Cina l’uso estensivo di prodotti chimici per le strade – si legge ancora – è stato effettuato prima di osservare l’attuale decremento dei casi di contagio, ma lo stesso China’s Center for Disease Control and Prevention (CCDC), ha avvertito il pubblico che ‘le superfici esterne, come strade, piazze, prati, non devono essere ripetutamente cosparse con disinfettanti poiché ciò potrebbe comportare inquinamento ambientale e dovrebbe essere evitato’.
La disinfezione delle strade con questi prodotti non dovrebbe essere pertanto condotta di frequente ma una tantum evitando l’esposizione della popolazione durante l’applicazione”. Con una sola tranche di sanificazione, quindi, il comune di Ragusa si è adeguato agli standard nazionali. Per il resto, invece, l’Amministrazione comunale sta cercando di adeguarsi a tutti i provvedimenti necessari per contenere e fronteggiare la pandemia.