Un minore di origine straniera, ospite di una comunità d’accoglienza di Randazzo, nel Catanese, si è rivolto ai Carabinieri della Stazione locale denunciando una presunta rapina avvenuta nella notte. La sua segnalazione, unita agli elementi raccolti dai militari — che dovranno essere confermati in sede giudiziaria e nel pieno rispetto della presunzione d’innocenza — ha portato al deferimento alla magistratura di due giovani extracomunitari, uno minorenne e uno di 18 anni.
La tentata rapina nei confronti di un minore a Randazzo
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tre ragazzi, tutti residenti nella stessa struttura di accoglienza, si sarebbero recati in serata in una panineria del centro. Intorno all’una, il 18enne avrebbe accusato il minore di non avergli restituito un paio di pantaloni. Le spiegazioni del ragazzo — che sosteneva di averli già riconsegnati — non avrebbero però placato gli animi e, sempre secondo la denuncia, sarebbe nata una lite culminata con una spinta che avrebbe fatto cadere il giovane a terra.
A quel punto, il maggiorenne avrebbe preso lo smartphone e il cappellino del ragazzo, mentre l’altro minorenne gli avrebbe sfilato il portafoglio, sottraendo una banconota da 20 euro. I due, poi, si sarebbero allontanati lasciandolo a terra dolorante.
L’intervento dei Carabinieri
Il giovane non ha però rinunciato a chiedere aiuto. Nel pomeriggio, dopo essersi ripreso, si è presentato dai Carabinieri, spiegando che il suo telefono era localizzabile tramite GPS. I militari hanno quindi seguito il segnale, accompagnati dalla vittima, fino a via Umberto, dove hanno individuato il 18enne. Il ragazzo sarebbe stato riconosciuto immediatamente dal denunciante e, durante il controllo, i Carabinieri avrebbero rinvenuto lo smartphone e il cappellino segnalati come rubati, oltre a un piccolo quantitativo di hashish.
Il 18enne, le cui giustificazioni non avrebbero convinto i militari, è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Per il presunto complice minorenne, i Carabinieri hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, che valuterà gli sviluppi della vicenda.
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