Lo scorso 9 novembre, la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di P.G., 34 anni, in quanto gravemente indiziato per una rapina commessa in un distributore di via Palermo la notte del 12 ottobre scorso.
L’uomo è accusato anche dei delitti di porto in luogo pubblico di arma clandestina con relativo munizionamento e ricettazione, reati eseguiti in concorso con il pluripregiudicato Giovanni Spina, 33enne già destinatario di una misura analoga dal 26 ottobre.
Rapina in concorso in via Palermo e arma clandestina: nuovo arresto a Catania
Proprio Giovanni Spina, in sede di interrogatorio, avrebbe ammesso sia di avere commesso i delitti contestatigli (due rapine del 4.10.2022 e del 12.10.2022; porto di arma clandestina e ricettazione della stessa) e riferito di avere commesso la rapina del 12 ottobre 2022 in concorso con P.G.
Quest’ultimo, a sua volta, era rimasto ferito a seguito di un colpo di fucile accidentalmente esploso nella fase di fuga con uno scooter. Entrambi i malviventi erano finiti a terra in seguito all’incidente.
La dinamica dei fatti
Il provvedimento restrittivo è stato emesso all’esito di indagini svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, avviate lo scorso 12 ottobre, intorno alle ore 23.15, dopo la segnalazione di una rapina avvenuta all’interno di un distributore di carburante in via Palermo, da parte di due uomini armati.
Sul posto erano giunti gli agenti inviati dalla Questura per i rilievi di rito. Proprio la polizia ha trovato, sul manto stradale di una via limitrofa, numerosi pacchetti di sigarette di varie marche, monete e un cassetto di un registratore di cassa.
Nel corso delle successive investigazioni, grazie anche agli elementi forniti dalle riprese di sistemi di video sorveglianza, gli inquirenti hanno poi recuperato un sacco dell’immondizia, con all’interno l’abbigliamento indossato dagli autori della rapina, in parte intriso di tracce ematiche.
Le indagini e gli arresti
Dall’analisi delle diverse registrazioni riprese dai sistemi di videosorveglianza gli operatori hanno confermato, inoltre, che gli autori della rapina, P.G. e Spina Giovanni, nel corso della fuga avevano perso l’arma utilizzata.
Si tratta di un fucile da caccia con canne e calcio segati e con matricola abrasa, arma trovata da un addetto alla raccolta dei rifiuti, a sua volta arrestato13.10.2022 per possesso e porto di arma clandestina e ricettazione, per essersi impossessato dell’arma.
L’odierno arrestato, P. G., dimesso da un ospedale cittadino a seguito delle lesioni riportate il 12 ottobre, è stato accompagnato prima, per le formalità di rito, negli uffici della Squadra Mobile e poi trasferito al carcere di Piazza Lanza.
