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Razziarono il cimitero di Aci Catena, due arresti per furto aggravato

Razziarono il cimitero di Aci Catena, due arresti per furto aggravato

I malviventi portarono via via tre monitor, un computer, un gruppo di continuità e alcune lampade votive. I carabinieri hanno iniziato le indagini col ritrovamento di un motore nei pressi dell’area

Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri di Acireale perché ritenuti responsabili di un furto aggravato al cimitero di Aci Catena che risale al 5 giugno. Su richiesta del pubblico ministero, il giudice del Tribunale di Catania ha così disposto la custodia cautelare per Leo Alessandro Licitra di 46 anni e l’obbligo di dimora nel comune di Aci Catena per Gianluca Gabriel Nicosia di 28.

La razzia al Cimitero di Aci Catena

I fatti contestati, dunque, risalgono alla notte del 5 giugno scorso, quando un furto nell’area cimiteriale è stato interrotto dall’intervento dei carabinieri, allertati dal sistema di allarme di un cantiere edile presente sul posto. I malviventi erano riusciti, però, a portare via tre monitor, un computer, un gruppo di continuità e alcune lampade votive.

E sono stati registrati danni a un veicolo comunale, ai locali di una ditta edile, al sistema di videosorveglianza e ad altre strutture di proprietà del Comune.

Le indagini partite dal ritrovamento di un motore

Le indagini sono partite dal ritrovamento, vicino al cancello d’ingresso del cimitero, di un motore con all’interno del vano sottosella diversi attrezzi da scasso. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che il mezzo era di proprietà di Licitra. Un elemento considerato significativo dagli investigatori è stata una telefonata al 112, effettuata quasi contemporaneamente dalla sorella di Licitra, che ne denunciava il furto. Quando i militari si sono recati presso l’abitazione dell’uomo, hanno trovato sua sorella e suo nipote, il Nicosia, ma non Licitra.

Decisive le immagini dei sistemi di videosorveglianza

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza superstiti ha consentito ai militari di identificare i due indagati come i presunti autori del furto. Successivamente, durante una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto un giubbotto ritenuto identico a quello indossato da uno dei due uomini ripresi dalle telecamere.

Sulla base degli elementi raccolti, la Procura ha richiesto e ottenuto le misure cautelari. Licitra è stato trasferito al carcere di Catania di piazza Lanza. A Nicosia è stato notificato l’obbligo di dimora nel comune di Aci Catena, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione durante le ore notturne.

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