Razzismo, "Daspo Willy" per due giovani pregiudicati a Marsala - QdS

Razzismo, “Daspo Willy” per due giovani pregiudicati a Marsala

Razzismo, “Daspo Willy” per due giovani pregiudicati a Marsala

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venerdì 19 Marzo 2021

I due giovani puntarono una pistola contro il giovane africano, dopo averlo colpito a pugni. Il ragazzo gambiano stava acquistando cibo e bevande da un distributore automatico con la sua fidanzata.

Il questore di Trapani ha applicato il “Daspo Willy” a due persone con precedenti di 24 e 26 anni, accusati di essere i responsabili lo scorso gennaio nel centro di Marsala di un’aggressione di matrice razzista ai danni di un giovane gambiano.

La questura, in una nota, li definisce “soggetti violenti, con diversi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione, nonché responsabili di molteplici violazioni alla normativa in materia di contenimento del Covid-19“.

Puntarono una pistola a un africano per il suo colore della pelle, dopo averlo aggredito

Secondo l’accusa lo scorso gennaio aggredirono il giovane africano, che in quel momento, in compagnia della sua fidanzata, era davanti un distributore automatico di bevande in piazza Matteotti (Porta Mazara). Dopo essere stato insultato per il colore della pelle, il giovane africano fu colpito con diversi pugni e poi gli venne puntata una pistola alla testa, con la minaccia di premere il grilletto.

L’arma si è rivelata poi un giocattolo. Per uno dei due aggressori, inoltre, il gip del tribunale di Marsala dispose gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. I due sono stati denunciati per lesioni personali aggravate, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e minacce gravi. E adesso è arrivato anche il “Daspo Willy”, che gli vieta di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico intrattenimento (bar, pub, locali di somministrazione in genere) del centro storico. In caso di violazione rischiano una condanna da sei mesi a due anni di reclsuione e una multa da 8 mila a 20 mila euro.

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