Rc auto, riduzioni in Sicilia ma i costi restano alti - QdS

Rc auto, riduzioni in Sicilia ma i costi restano alti

Michele Giuliano

Rc auto, riduzioni in Sicilia ma i costi restano alti

venerdì 18 Marzo 2022

Ivass: l’Isola è seconda in Italia per calo dei prezzi ma gli automobilisti siciliani spendono ancora più degli altri. Premi medi da 336 euro e l’Unc avverte: "Il calo è solo un effetto ottico"

PALERMO – Una nuova riduzione dell’Rc auto per la Sicilia. E si tratta di un buon risultato: la regione è la seconda tra le italiane, nel quarto quadrimestre del 2021, dopo il Lazio, con il ribasso più consistente di Rc auto per effetto del suo -6,5%.

Rc auto, il premio medio pagato dai siciliani è di 336 euro

Il premio medio pagato dai siciliani è di 336 euro, scendendo di parecchio nella graduatoria delle regioni più convenienti. Le regioni più economiche, nei dati Ivass, infatti, sono la Valle d’Aosta, in cui il premio medio è di 285 euro, il Friuli Venezia Giulia, con 290 euro, e la Basilicata, con 292 euro. Se si guarda ai valori per provincia, ad Agrigento il premio medio si ferma a 295 euro, a 258 euro a Enna, a 307 euro a Caltanissetta; sale a Catania fino a 354 euro, a 367 euro a Messina, a 341 a Palermo. Rimangono nella media Trapani, a 323 euro, e Siracusa, a 333 euro.

In totale, nel periodo in analisi, sono stati stipulati in Sicilia circa 170 mila contratti, per una percentuale, sul totale italiano, del 7,9%. Si tratta di un numero proporzionale alla popolazione. In Lombardia, ad esempio, sono stati stipulati 365.500 contratti, in Veneto 194.500 e in Emilia Romagna 174.700.

Nonostante il calo del costo medio, dal mondo delle organizzazioni dei consumatori si smorza l’entusiasmo. I dati raccolti dall’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, indicano una diminuzione delle tariffe, ma l’Unc, l’Unione nazionale dei consumatori, considera lento e altalenante l’andamento e comunque non compatibile con il drastico calo anche degli incidenti.

A livello nazionale, nel quarto trimestre del 2021 il prezzo medio effettivo per la garanzia Rc auto si è attestato a 360 euro, in diminuzione del 5% su base annua. Sul totale, circa il 50% degli assicurati paga meno di 323 euro. Rispetto al quarto trimestre 2014, il prezzo medio dell’Rc auto, si è ridotto di poco più del 24 per cento. Il prezzo aumenta in base all’età: sotto i 24 anni si paga mediamente un premio di 604 euro; tra i 25 e 34 anni, si scende a 403 euro, dai 33 ai 44, si pagano 338 euro; dai 45 ai 59 si risale a 355 euro, mentre oltre i 60 anni si pagano circa 340 euro.

Rc auto, con la scatola nera sconti superiori

Negli anni il tasso di penetrazione della scatola nera, la cui installazione permette una riduzione sul prezzo del premio da pagare, è pari al 21,5 per cento, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente e risulta eterogeneo tra le province: dal 65,5 per cento della provincia di Caserta al 4,4 per cento della provincia di Bolzano.

La quasi totalità (92,1%) delle polizze stipulate beneficia di uno sconto rispetto al premio di tariffa, in media pari a 160 euro; ai contratti con scatola nera, spiega l’Ivass, è associata una percentuale media di sconto su tariffa superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alle polizze prive di black box (43,4 contro 33,3 per cento).

Gli sconti sono differenziati tra le province: la percentuale media di sconto su tariffa è massima a Napoli (45,7 per cento) e minima a Bolzano (25,5 per cento).

“La riduzione è insufficiente – è il commento Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Il calo è solo un effetto ottico. Infatti, anche se il prezzo migliora sia su base annua, era 379 euro nel 4° trimestre 2020, che sul trimestre precedente, quando era 367,3, in realtà non fa altro che ritornare ai livelli già raggiunti nel 2° trimestre 2021, quando era 360,4 euro. Insomma, dopo il peggioramento del terzo trimestre 2021 si torna al passato. Un andamento, quindi, che continua a essere troppo ballerino e altalenante per poter essere soddisfatti. La diminuzione è decisamente troppo lenta e incompatibile con il crollo dei sinistri”.

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