“Non possiamo permettere che la dialettica politica ci faccia precipitare in una condizione sterile di distacco dalle urgenze del Paese. Questo interrogarci chiassoso tra noi non ha significato, mentre i cittadini attendono e le sfide corrono”, sottolinea Conte, in merito alle fibrillazioni nella maggioranza.
Il premier chiarisce che la “struttura di missione” sul Recovery Plan “avrà compiti di monitoraggio ma non sottrarrà potere e competenze ai ministeri”. E spiega: “La politica non verrà commissariata, dobbiamo assicurare tempi certi e velocità. Dovrebbe solo essere prevista una clausola di salvaguardia nel caso in cui le amministrazioni centrali non possano intervenire per esercitare i poteri sostitutivi”.
Ma sulla struttura non ci saranno marce indietro: “I responsabili di missione resteranno”. E la task force di 300 esperti? “Non c’è scritto da nessuna parte quanti dovranno essere, comunque serve una struttura che assicuri il monitoraggio dei cantieri e il rispetto dei tempi – dice ancora il premier -. Tutto ciò non andrà in manovra ma in un apposito decreto legge – proprio come chiede Renzi – Troveremo la formula giusta nella sede propria, governo e Cdm”.
(ITALPRESS).