Redditi diversi: quali sono e dove vanno inseriti nella dichiarazione

Redditi diversi: quali sono e dove vanno inseriti nella dichiarazione

Redditi diversi: quali sono e dove vanno inseriti nella dichiarazione

Redazione  |
giovedì 11 Aprile 2024

Fanno parte di una categoria residuale dei redditi imponibili IRPEF perchè comprende delle tipologie di reddito che non trovano nessuna collocazione nelle altre sezioni

Nel panorama fiscale esistono anche i cosiddetti “redditi diversi“. Ma di cosa si tratta? Inoltre, come e dove vanno inseriti nella dichiarazione? Di seguito, una breve guida su questa forma alternativa.

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Redditi diversi: di cosa si tratta

I redditi diversi fanno parte di una categoria residuale degli imponibili IRPEF perchè comprende delle tipologie che non trovano nessuna collocazione nelle altre categorie. In particolare, l’art. 67 del TUIR ne indica le varie tipologie che ne fanno parte, come quelle delle plusvalenze derivanti dall’apporto o dal conferimento di beni, come partecipazioni, immobili o terreni.

L’elenco completo di tutte le tipologie

Nello specifico, ecco la lista dei redditi diversi indicati dall’art.67 del TUIR:

  • Plusvalenze da cessioni immobiliari;
  • Plusvalenze da cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate;
  • Plusvalenze da cessione di titoli non partecipativi, valute, metalli preziosi;
  • Plusvalenze da cessione di contratti a termine;
  • Plusvalenze da cessione di contratti produttivi di redditi di capitale;
  • Premi, vincite ed indennità;
  • Redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente;
  • Redditi da terreni dati in affitto per usi non agricoli;
  • Redditi di beni immobili situati all’estero;
  • Redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, brevetti industria, processi, formule;
  • Redditi derivanti da usufrutto e sublocazione di beni immobili;
  • Redditi derivanti dall’affitto, locazione e noleggio di beni mobili;
  • Redditi derivanti dall’affitto e usufrutto di aziende;
  • Plusvalenze realizzate dalla vendita delle aziende acquisite per causa di morte o per atto gratuito;
  • Redditi da attività commerciali non esercitate abitualmente;
  • Derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente. Questi sono soggetti a ritenuta a titolo d’acconto nella misura del 20%;
  • Redditi dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere;
  • Indennità e rimborsi derivanti da attività sportive dilettantistiche;
  • Plusvalenza a seguito di trasformazione eterogenea.
  • Interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti  

Dove vanno inseriti nella dichiarazione

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, i redditi diversi sono da indicare nel quadro D. Questo, è diviso in due sezioni:

  • nella prima vanno indicati quelli di capitale, di lavoro autonomo e i redditi diversi;
  • nella seconda vanno indicati quelli soggetti a tassazione separata.

Inoltre, alcuni di lavoro autonomo e diversi (ad esempio i compensi per attività di lavoro autonomo occasionali) da indicare nel quadro D possono essere ricavati dalla Certificazione Unica rilasciata dal sostituto d’imposta.

Quelli derivanti da sublocazione breve e da locazione breve da parte del comodatario indicati nel quadro Certificazione Redditi-Locazioni brevi della Certificazione Unica 2020 vanno indicati nel rigo D4 indicando nella colonna “3” il codice 10. Nella tabella seguente sono indicati i righi del quadro D nei quali vanno esposti in relazione alla “Causale” presente nel punto 1 della Certificazione Unica 2020 – Lavoro autonomo.

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