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Percepivano il reddito di cittadinanza e l’assegno di inclusione senza requisiti: oltre 310mila euro percepiti illegalmente

Percepivano il reddito di cittadinanza e l’assegno di inclusione senza requisiti: oltre 310mila euro percepiti illegalmente

L’operazione della Guardia di Finanza di Enna ha permesso di individuare oltre 60 beneficiari che ottenevano gli importi senza averne diritto.

Beneficiavano del Reddito di Cittadinanza o dell’Assegno di Inclusione senza averne i requisiti: la Guardia di Finanza di Enna ha scoperto 62 persone – cittadini italiani e stranieri – che avrebbero percepito illegalmente le prestazioni dell’Inps, per un totale che ammonta a oltre 310mila euro.

Per tutti i coinvolti, segnalati alla Procura della Repubblica competente e all’INPS per le operazioni di recupero delle somme indebitamente percepite, vige il principio di presunzione d’innocenza fino a eventuale accertamento della responsabilità penale.

Reddito di Cittadinanza e Assegno di inclusione senza requisiti, i casi a Enna

I finanzieri del comando provinciale ennese hanno svolto una serie di controllo nell’ambito della costante attività di vigilanza sulla spesa pubblica e hanno individuato 62 percettori di AdI ed ex reddito di cittadinanza che avrebbero ricevuto somme di denaro senza avere i requisiti previsti dalla legge. Più di 310mila euro percepiti indebitamente.

L’indagine delle Fiamme Gialle ha permesso di individuare e bloccare anche altri importi non ancora elargiti dall’INPS, per un totale di circa 177mila euro riferibili “a varie richieste ritenute illecite e naturalmente finalizzate alla percezione dei sussidi”.

Gli accertamenti continui

Le indagini sviluppate dai Reparti operativi del Comando Provinciale di Enna hanno permesso di smascherare diverse tipologie di condotte fraudolente. In alcuni casi, sarebbero state scoperte anche domande presentate all’Inps da cittadini extracomunitari contenenti false attestazioni relative ai requisiti minimi di permanenza sul territorio nazionale. In altri, invece, numerosi beneficiari non avrebbero comunicato o avrebbero comunicato in ritardo all’Inps la variazione della propria situazione reddituale e patrimoniale; o, ancora, non avrebbero informato l’Istituto di previdenza sulle variazioni del nucleo familiare o sulla presenza di altri componenti percettori in famiglia.

Gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno interessato non solo i percettori dell’ex reddito di cittadinanza ma anche quelli dell’assegno di inclusione, misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale introdotta nel 2024 in sostituzione della precedente misura. Sono state segnalate 40 persone, ritenute responsabili di “aver falsamente attestato di trovarsi in una condizione di invalidità o disabilità in percentuali superiori rispetto a quelle effettivamente riconosciute dalla Commissione medica preposta” o di trovarsi in una condizione di invalidità “addirittura inesistente”.

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