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Reddito di cittadinanza, il 2023 è l’anno della svolta: chi manterrà il sostegno e chi no

Reddito di cittadinanza, il 2023 è l’anno della svolta: chi manterrà il sostegno e chi no
reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza verrà abolito dal 2024 ma già dall’anno in corso verranno introdotte grandi novità: ecco di cosa si tratta e chi perderà la misura di sostegno al reddito.

Grandi novità, dal 2023, per i percettori del reddito di cittadinanza. I cambiamenti sono contenuti nella Legge di Bilancio appena approvata, e sono sostanziali.

RdC, chi lo manterrà e chi lo perderà

Il sussidio verrà somministrato per tutto il 2023 ai non occupabili, agli over 60 e a chi ha minori a carico. Per tutti coloro i quali non rientrano in queste tre categorie, il sostegno al reddito sarà elargito per soli 7 mesi, e l’indennità sarà corrisposta solo a patto che si accetti un’eventuale offerta di lavoro.

A proposito, è stato depennato il concetto della cosiddetta “offerta congrua”, per cui la proposta di lavoro doveva essere in una sede entro 80 chilometri, o comunque raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici.

Reddito di cittadinanza, le novità dal 2023

La Manovra di bilancio ha demandato al ministro al ramo la definizione delle nuove regole relative alle proposte di lavoro. Inoltre, nel 2023 non sarà possibile presentare nuove domande. Si tratta di cambiamenti importanti, considerato che fino a ora il reddito di cittadinanza è stato richiedibile per 18 mesi rinnovabili, dopo una sospensione di un mese, ogni volta che ricorrano i requisiti.

Altra novità per i giovani tra i 18 ed i 29 anni, per i quali è stato introdotto come parametro quello dell’obbligo scolastico: per percepire il sussidio bisognerà terminare la scuola dell’obbligo o fare percorsi di formazione funzionali. Il bonus affitto, in ultimo, sarà sempre riconosciuto ma verrà versato direttamente al proprietario dell’immobile.

Come verrà sostituito il reddito di cittadinanza

Dal 2024 il reddito di cittadinanza sarà abolito. Al suo posto saranno introdotti due strumenti: uno per la lotta alla povertà, destinato a coloro che non possono lavorare; l’altro per le politiche attive, per le persone occupabili.

RdC, quanti lo perderanno in Sicilia

Con le nuove regole, saranno circa 160mila i siciliani che perderanno il sostegno al reddito, con un risparmio, solo per la Sicilia, di circa 95 milioni di euro. I cambiamenti saranno importanti per moltissimi siciliani, che hanno trovato nel reddito di cittadinanza un appiglio per superare questi anni di crisi economica e di pandemia.

Secondo i dati resi noti dall’Inps, nei primi 10 mesi dell’anno scorso, sono stati 302.563 i nuclei familiari, per un totale di 701.228 persone coinvolte che, hanno percepito almeno una mensilità di reddito o pensione di cittadinanza. La regione è la seconda in Italia, dietro soltanto alla Campania. L’assegno mensile medio è di 597,20 euro, anche questo il più alto in Italia dopo la Campania.

Per provincia, relativamente all’Rdc, i territori che segnano i numeri maggiori sono Palermo e Catania: il capoluogo di regione registra 165.701 persone coinvolte, con un importo medio per nucleo familiare di 664,37 euro, mentre nel catanese fruiscono del reddito di cittadinanza 123.688 persone, con un importo medio di 633,57 euro.

Lo stesso vale per la pensione di cittadinanza: le due province segnano i numeri più alti nell’isola, con 6.505 persone e un importo medio di 280,64 euro nel palermitano e 4.755 persone con 279,06 euro al mese a Catania. I numeri, in netta crescita dal 2019, quando erano coinvolti 191.852 nuclei e 499.421 persone, hanno subito una leggera flessione rispetto al 2021: in quell’anno erano rispettivamente 308.226 nuclei familiari e 733.466 persone ma per l’intero anno solare. Per il solo reddito di cittadinanza, sono 282.075 i nuclei percettori di almeno una mensilità nel 2022 e 676.229 le persone coinvolte, con assegno medio mensile di 622,81 euro; l’isola, anche in questo caso, si trova davanti soltanto la Campania. I nuclei che invece hanno usufruito della pensione di cittadinanza sono 21.488, per un totale di 25.059 persone, e un importo medio di 285,64 euro.

Michele Giuliano