Referti istologici Asp Trapani: respinto ricorso di Ferdinando Croce

Lo scandalo dei referti istologici all’Asp di Trapani: respinto il ricorso di Croce. Il manager verso la revoca

Lo scandalo dei referti istologici all’Asp di Trapani: respinto il ricorso di Croce. Il manager verso la revoca

Redazione  |
venerdì 16 Maggio 2025

Adesso, l'iter per l'addio sarà avviato nel breve periodo da parte della Regione Siciliana

Respinto il ricorso di Ferdinando Croce sul caso dello scandalo dei referti istologici dell’Asp di Trapani. Questa la decisione del Tribunale del Lavoro di Trapani che, dopo questa conferma della sospensione dopo i mesi di ritardo nella consegna dei risultati ai pazienti malati, apre la via della revoca dell’incarico per Croce.

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Adesso, l’iter sarà avviato nel breve periodo da parte della Regione Siciliana, con il manager operativo all’Asp di Trapani che aveva in precedenza presentato ricorso contro l’iniziale sospensione dell’incarico, oggi quindi confermata.

Ritardi referti istologici a Asp Trapani. Incontro Croce-Faraoni

A seguito della sentenza da parte del Tribunale del Lavoro che si è occupato del ricorso (respinto) messo in evidenza da Ferdinando Croce, il manager dell’Asp trapanese ha già richiesto un incontro con l’assessore regionale Daniela Faraoni. Un vero e proprio faccia che si terrà nella giornata di lunedì, con ogni probabilità al pomeriggio.

L’iter per la revoca dell’incarico, poi il parere dell’Ars

Nei giorni successivi a questo (atteso) incontro tra i due esponenti del panorama sanitario locale, dovrebbe quindi essere attivato l’iter per la procedura formale di revoca dell’incarico di manager. Il tutto, ovviamente, in base alle attuali condizioni giudiziarie a carico di Croce. Sul suo caso, infine, dovrà anche presto esprimersi anche la commissione Sanità dell’Ars, dove il dossier sul caso dell’Asp di Trapani è atteso in queste settimane sul tavolo delle persone incaricate a seguire questo complessa situazione.

Le memorie difensive di Croce

Il manager sospeso nelle sue memorie parlava di “fumus persecutionis” nei suoi confronti. Inoltre, veniva evidenziato come a partire dal giugno 2023, i verbali interni dell’Asp di Trapani segnalassero delle criticità note alla direzione aziendale e sanitaria, ma mai trasmesse al direttore dopo il suo insediamento.

Secondo la difesa di Ferdinando Croce, la Regione avrebbe attivato la task force regionale dopo soltanto che la vicenda abbia assunto una rilevanza nazionale a livello mediatico. Rimarcato anche come, grazie alle iniziative di Croce, 3.000 esami arretrati siano stati presi in carico o smaltiti.

Le convenzioni

Inoltre, viene evidenziato l’avvio di diverse azioni correttive per risolvere il problema, con convenzione stipulate con l’Asp di Catania, il Policlinico di Palermo, l’Arnas Garibaldi di Catania e la Oncopath, tutto per il supporto nella refertazione. “Dai 144 giorni del luglio 2024 ai 15 giorni del febbraio 2025. Il 98 per cento dei referti dei primi due mesi del 2025 era stato consegnato entro i tempi previsti”.

Nelle memorie Croce rileva anche “inerzie e omissioni” da parte dell’Assessore alla Salute della Regione Siciliana. Viene citata la mancata risposta alla richiesta dell’Asp di autorizzate l’esternalizzazione del servizio, risalente al 18 luglio 2024.

Sei mesi dopo, la Regione avrebbe ritenuto la richiesta “superata” in quanto l’Asp aveva stipulato una convenzione con l’Asp di Catania. La mancata risposta dalla Regione, secondo Ferdinando Croce, avrebbe aggravato la situazione. Il manager sospeso contesta, anche, il procedimento ispettivo che viene definito artificioso e con omissioni.

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