Lo studente non soffriva di malattie pregresse
Tragedia infinita a Reggio Emilia, dove un ragazzino di 13 anni, al rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, si è improvvisamente sentito male. Purtroppo, nonostante i soccorsi immediati, per il giovanissimo studente non c’è stato nulla da fare. Una morte, la sua, vissuta con grande tristezza da tutto l’istituto “Alessandro Manzoni”. Sono le 8 quando suona la campanella; lo studente, che da settembre era in città con i genitori, entra dalla porta d’ingresso per salire le scale che lo avrebbero portato in classe.
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Compagni sotto choc
All’improvviso ecco che il malore lo costringe ad accasciarsi a terra. Allertati dal personale scolastico, i sanitari del 118 hanno tentato a lungo di rianimarlo senza però successo, così come vana si è rivelata la corsa disperata in ospedale. Da quanto si apprende non aveva problemi noti di salute pregressi. Adesso la sua salma si trova nell’obitorio dell’Arcispedale, mentre per fare luce sull’accaduto sarà disposta un’autopsia. Commossi e profondamente toccati dalla triste vicenda, 300 compagni di scuola hanno osservato un minuto di silenzio in sua memoria. Oggi invece, ai piedi dei gradini c’è una pianta bianca in suo ricordo. L’ha deposta la preside Alessandra Landini che stamattina è andata in tutte le classi per parlare con gli studenti. Un equipe di psicologi li supporterà. Sotto choc la famiglia, era figlio unico.