Musumeci aveva raggiunto un accordo sulla ricandidatura alle prossime elezioni regionali nel corso dell’incontro con Giorgia Meloni e i responsabili siciliani di Fratelli di Italia
Con la Lega e il suo segretario regionale incontrato oggi si completa il “giro di consultazioni” del presidente della Regione, Nello Musumeci, avviato all’indomani del voto sui grandi elettori all’Assemblea regionale siciliana, dopo che dodici esponenti della sua maggioranza hanno votato in maniera diversa rispetto alle indicazioni.
L’accordo con la Meloni
Se ieri Musumeci aveva raggiunto un accordo sulla ricandidatura alle prossime elezioni regionali nel corso dell’incontro con Giorgia Meloni e i responsabili siciliani di Fratelli di Italia, oggi la Lega sembra tirare il freno.
Lo dice una nota diffusa dopo l’incontro con Nino Minardo, segretario regionale del partito di Salvini. Il segretario della Lega ha riconfermato la volontà di proseguire nell’impegno di governo fino a fine legislatura, mentre si è riservato di confrontarsi con il partito in Sicilia e con il leader Matteo Salvini prima di esprimersi sulla ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione.
La situazione
La situazione dunque è la seguente: Musumeci sarebbe ricandidato per Fdi e avrebbe anche un appoggio dall’Udc (che dovrebbe essere confermato domani mattina nel corso di un incontro del governatore con Lorenzo Cesa) mentre la Lega nicchia. Da capire le intenzioni di Forza Italia. Prima della partenza per Roma nel corso dell’incontro con Musumeci, Gianfranco Miccichè ha dato fiducia ai suoi uomini in giunta. Ma ancora aperto è il discorso sulla candidatura. Potere pensare a due nomi per il centrodestra vorrebbe dire correre gli stessi rischi che la coalizione ha avuto nel 2012: ovvero uscire sconfitta dalla competizione elettorale.