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Regione, il Cdm trasferisce ai comuni siciliani le funzioni di polizia amministrativa

Regione, il Cdm trasferisce ai comuni siciliani le funzioni di polizia amministrativa
Palazzo Reale Orleans, sede della Regione Siciliana

Il provvedimento è finalizzato al trasferimento ai comuni siciliani delle funzioni di polizia amministrativa per organizzare spettacoli ed eventi.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Siciliana in materia di trasferimento ai comuni delle funzioni di polizia amministrativa di cui agli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931, numero 773.

Ѐ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, diramata al termine del Cdm.

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Cosa prevede il provvedimento

Il provvedimento, sul quale è stata sentita la Commissione paritetica prevista dall’articolo 43 dello Statuto della Regione Siciliana, è finalizzato al trasferimento ai comuni siciliani delle funzioni di polizia amministrativa relative alle autorizzazioni necessarie per organizzare spettacoli e trattenimenti o eventi simili in luoghi aperti al pubblico, garantendo una gestione più vicina al territorio delle autorizzazioni per lo svolgimento di eventi e manifestazioni, come già avviene per i comuni delle regioni a statuto ordinario.

I comuni avranno comunque l’obbligo di comunicare i provvedimenti emessi e le segnalazioni certificate alle prefetture competenti prima della data di svolgimento degli eventi, al fine di garantire un coordinamento efficace in materia di sicurezza pubblica.

Anci: “Bene decreto per funzioni polizia amministrativa ai Comuni”

“L’approvazione del decreto legislativo che trasferisce ai Comuni siciliani le funzioni di polizia amministrativa relative alle autorizzazioni per spettacoli ed eventi in luoghi aperti al pubblico rappresenta un traguardo che premia un lungo impegno della nostra associazione. È una riforma che consentirà finalmente agli enti locali di semplificare procedure rimaste per troppo tempo inutilmente complesse e che hanno creato difficoltà e rallentamenti nell’organizzazione di eventi e manifestazioni”. Così il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano.

“Questo risultato – aggiunge Alvano – consentirà ai Comuni di operare con maggiore autonomia ed efficienza, garantendo tempi più rapidi e risposte più vicine alle esigenze delle comunità locali, oltre che agli operatori del settore culturale e turistico”. “Con questo provvedimento – conclude Amenta – e grazie anche al lavoro del parlamento siciliano, si compie un passo avanti concreto che avvicina la Sicilia alle altre regioni italiane, rafforzando il ruolo dei comuni come protagonisti dello sviluppo locale e sostenitori della vita culturale e sociale delle nostre comunità”.