Questa volta, alla ripresa dei lavori dopo tre settimane di stop, si è votato per i revisori dei conti della Regione siciliana
Il voto segreto colpisce ancora all’Ars e lo fa a tre settimane di distanza dal voto per i delegati regionali per l’elezione del presidente della Repubblica. Questa volta, alla ripresa dei lavori dopo tre settimane di stop, si è votato per i revisori dei conti della Regione siciliana.
Ed ancora una volta il perimetro della maggioranza è stato più “stretto” rispetto ai numeri previsti. O meglio, quello della maggioranza era “più largo”. Questa l’analisi del deputato e segretario del Pd Anthony Barbagallo. “
Ancora una volta, con il voto segreto, il candidato delle opposizioni”, spiega, “supera il perimetro dei parlamentari della minoranza ed è risultato di gran lunga il più votato. Al collegio dei revisori della Regione siciliana auguro buon lavoro. A loro spetta – conclude – un compito delicato a tutela dei siciliani”.
Gli eletti
Ad essere eletti sono stati Giuseppe Rocca (candidato delle opposizioni) che ha ottenuto 29 voti, eletti membri effettivi anche Leone Agnello e Fabrizio Nicosia. In un clima di “tutti contro tutti” (specie nella maggioranza) a Palazzo dei Normanni tiene banco la vicenda della spesa dei fondi per l’emergenza Covid e per creare posti letto di emergenza. Nel mirino il commissario Tuccio D’Urso, ex dirigente generale all’energia richiamato da Musumeci in questo ruolo. Contro il suo lavoro insorge anche parte della maggioranza tanto che giovedì potrebbe essere calendarizzata una mozione in Aula che lo riguarda. Altro fronte aperto per la maggioranza alla ripresa dei lavori parlamentari, infine, è la questione della spesa dei fondi del Pnrr per la Sanità e la creazione di strutture territoriali. I parlamentari accusano il governo di non avere avuto alcuna comunicazione ufficiale del piano (o della bozza trasmessa al ministero) invece in possesso degli amministratori locali. Chi ha inviato questi documenti ai sindaci? A Palazzo non pochi sospettano che siano stati i componenti dello staff di Musumeci tanto che si ipotizza un approdo della vicenda in commissione Antimafia.
La crisi e Musumeci
Questa la cornice all’interno della quale domani si terranno le comunicazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci, sulla crisi politica. Ambienti vicini a Musumeci confermano all’Italpress che saranno delle dichiarazioni nelle quali il governatore ripercorrerà l’evoluzione della crisi e comunicherà all’Aula gli esiti degli incontri con i partiti avuti a Roma. Seguirà dibattito