Primo passo falso del governo Schifani sul bilancio consolidato: in Ars è arrivata la prima bocciatura. Domani nuovo round in aula
No al bilancio consolidato della Regione. 28, infatti, sono stati i voti contrari all’ordine del giorno da parte dei gruppi d’opposizione (M5S, Pd e Sud chiama Nord più Miccichè), mentre 28 quelli favorevoli; il regolamento parlamentare, tuttavia, prevede che in caso di parità a prevalere sia sempre il voto contrario. L’aula si è espressa con voto palese, come richiesto dal Pd. Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso la seduta parlamentare subito dopo l’esito della votazione.
La bocciatura arrivata in Assemblea imporrà al governo di riunirsi già stasera per deliberare nuovamente il bilancio consolidato della Regione in modo da ritrasmetterlo alla commissione Bilancio, che domani si riunirà alle 10 per esprimere il parere, come comunicato dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno prima di chiudere la seduta: nel pomeriggio poi di nuovo tutto in bilico in aula. Fa rumore in ogni caso la bocciatura di quest’oggi, con il governo Schifani “al tappeto” nonostante la maggioranza avesse i numeri: da quanto ricostruito, sembrerebbe che 5 deputati del centrodestra seppur presenti in Ars non abbiamo provveduto a votare, facendo saltare così il solo voto necessario per far approvare il bilancio consolidato.
I cinque deputati sono Carmelo Pace e Andrea Messina della Dc, Carlo Auteri e Marco Intravaia di FdI e Vincenzo Figuccia della Lega.
Quasi 2000 gli emandementi alla manovra presentati dall’opposizione
Sono circa 1.800 gli emendamenti alla manovra presentati invece in commissione Affari Istituzionali dai gruppi d’opposizione. I termini per le altre commissioni di merito scadranno domani, mentre dopodomani quelli per le Attività produttive.
I gruppi d’opposizione: “Maggioranza in totale confusione, cammino finanziaria in salita”
“Il governo sta iniziando l’esame della finanziaria con il piede sbagliato, chiederemo il puntuale rispetto del regolamento e ci avvarremo di tutte le misure a disposizione delle opposizioni per valutare bilancio e finanziaria”, avverte Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars. “L’esame della manovra deve avvenire rispettando i tempi previsti dal regolamento e alla presenza degli assessori nelle commissioni di merito – aggiunge – ci aspettiamo che il presidente dell’Ars presti la massima attenzione all’iter parlamentare della manovra finanziaria. “La maggioranza – dicono i capigruppo delle opposizioni – è in totale confusione. Questo voto conferma le spaccature che ci sono al suo interno. Anche in occasione di atti importanti non riesce a garantire la presenza del numero necessario dei deputati, evidentemente in altre faccende affaccendati. Assenti anche numerosi assessori. Con questi presupposti il cammino della finanziaria è in netta salita”.
Falcone: “Solo ostruzionismo”
“Dopo tanti anni il governo Schifani porta all’Ars lo strumento finanziario nei tempi, oggi le parti sociali hanno manifestato in commissione Bilancio spunti di apprezzamento per la manovra. Noi lavoriamo con coscienza, certo voi utilizzerete atti di ostruzionismo, è nella vostra disponibilità. Ma noi andiamo avanti, la manovra del governo punta a mettere in sicurezza i conti della Regione e degli enti locali, a garantire i servizi, ad aumentare le prestazioni e a lottare il precariato”. Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, intervenendo in aula.
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