Non esistono tensioni all’interno della maggioranza. Lo ha assicurato il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo a margine della presentazione della mostra “Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’Uomo, il Generale. 1982-2022” a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
“Nessuna frizione: la maggioranza è serena e compatta, la giunta lavora alla grande. Non c’è alcuna esigenza di mettere a punto il programma, lo abbiamo fatto prima delle vacanze e andiamo spediti”, ha commentato il presidente siciliano.
Gli screzi tra Schifani e Fratelli d’Italia
L’ipotesi di tensioni tra Schifani e il Centrodestra siciliano era stata rimarcata dall’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il quale aveva sollecitato il governatore a portare alla luce le difficoltà riscontrate con Fratelli d’Italia in questi giorni. Lo stesso, aveva invitato Schifani a spostarsi verso il Centro, al fine di costituire una realtà politica in grado di contrastare il potere della Destra.
In particolare, il nervosismo tra le parti era emerso a seguito delle nomine per mano del Governo di Roma di Fabio Fatuzzo (presidente di Sidra Spa ed ex parlamentare) come Commissario per la deputazione e di Toto Cordaro come suo vice. Scelte che avevano fatto infuriare il presidente Schifani parlando di mancate competenze.
Schifani: “FI non è partito da pensiero unico”
Parlando poi di Forza Italia, Schifani ha assicuro che quello azzurro “non è un partito dal pensiero unico. Ho visto le dichiarazioni del mio segretario nazionale, espresse con il senso di responsabilità che lo contraddistingue, e ho riflettuto attentamente. Ritengo che una cosa sia privatizzare gli aeroporti, un’altra i porti“.
“Dai porti passa tanta merce e affidare ai privati la gestione di interessi strategici del nostro Paese merita una riflessione attenta. Credo che una maggiore strutturazione delle Autorità portuali come società private a capitale pubblico darebbe una maggiore flessibilità e una governance più duttile per il controllo dello spostamento delle merci”, ha sottolineato ancora.
“Tajani candidato naturale per successione Berlusconi”
Spazio poi al tema della successione di Silvio Berlusconi alla guida di Forza Italia. Per Schifani “Tajani ha lavorato bene” e sarebbe “il candidato naturale e che succederà a Berlusconi nella guida di Forza Italia.
Il tema che si potrà porre riguarderà le mozioni, cioè la linea politica. Io ho espresso in piena libertà l’esigenza che Forza Italia si trasformi in partito pluralistico. Il leader, purtroppo, non c’è più e dobbiamo prenderne atto con coraggio e grande senso di responsabilità”.
“FI è partito aperto”
“Dobbiamo avere il coraggio di aprire a tutti coloro i quali si identificano nei valori del Partito popolare europeo – ha aggiunto – e in questo mi sento di interpretare quello che è stato sempre il pensiero del presidente Berlusconi: considerare Forza Italia un partito aperto, che ha il coraggio di confrontarsi anche con persone che intendono partecipare all’attuazione di quei valori liberali per i quali il presidente si è sempre battuto”.
“Finanziaria pronta entro l’anno”
Capitolo Finanziaria. L’ex presidente del Senato è sicuro che la sua amministrazione riuscirà a rispettare “i tempi previsti dalle consuetudini e alle norme: su questo non credo ci siano precedenti. Daremo alla Sicilia una legge di stabilità entro l’anno”.
Poi un pensiero sui roghi che hanno devastato molte aree della Sicilia: “La mafia controlla i pascoli. Credo che gli incendi di questi giorni non siano casuali e che abbiano una matrice: me ne sono fatto una ferma convinzione”.

