Politica

Regione Siciliana, 2023 anno della verità tra Manovra, Sanità e maggioranza fragile

Il 2023 sarà l’anno della verità per la Regione Siciliana, chiamata a importanti banchi di prova già nei primi giorni di gennaio.

Il presidente Renato Schifani, in occasione della sua conferenza di fine anno tenuta Palazzo d’Orléans – la prima da governatore siciliano – ha voluto ribadire i primi risultati ottenuti nelle settimane iniziali di amministrazione, ma sono numerosi gli obblighi che l’Ente sarà tenuto a rispettare fin da subito.

Regione, il 4 gennaio l’esame della Manovra

Già il prossimo 4 gennaio, due giorni prima dell’Epifania, in Commissione Bilancio l’assessore all’Economia Marco Falcone discuterà insieme al ragioniere generale della Regione, Ignazio Tozzo, del disegno di legge sull’autorizzazione dell’esercizio provvisorio che è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta.

Il testo dovrà essere incardinato nel più breve tempo possibile all’Ars per risolvere al più presto il nodo della gestione provvisoria e avere finalmente l’ok definitivo alla Manovra entro il 31 gennaio.

Sempre in ambito economico, la Regione ha deciso di non impugnare il dispositivo del giudizio di parifica del rendiconto 2020, in virtù dell’inserimento nella Finanziaria nazionale della norma “Salva Sicilia” che permetterà di spalmare il debito su 10 anni.

Capitolo Sanità

Altro tema caldo è quello della Sanità. Saranno già riconfermati fino a giugno 2023 tutti i direttori generali degli ospedali e delle Asp siciliane, così come annunciato recentemente dall’assessore al ramo, Giovanna Volo.

Nei prossimi giorni la Regione Siciliana provvederà alla pubblicazione dell’avviso pubblico di selezione dei nuovi manager. L’obiettivo dell’esecutivo regionale è quello di nominare i nuovi vertici già prima del mese di giugno.

Nell’agenda di Schifani trova spazio anche la questione della riduzione delle liste d’attesa negli ospedali. Così come sottolineato di recente dallo stesso governatore, la Regione è al lavoro per fornire risposte – si spera concrete – ai pazienti in coda.

Caro voli

Segnato in rosso anche l’argomento del caro voli e dei pochi vettori che collegano la Sicilia con le maggiori città italiane.

In occasione della sua recente visita all’aeroporto di Catania in occasione della cerimonia di celebrazione dei 10 milioni di passeggeri raggiunti dall’aerostazione nel 2022, Schifani ha sottolineato la volontà di volere “indagare” sui perché della scomparsa dei vettori sulle tratte strategiche. “Farò l’ispettore, ma lo farò dopo aver risolto il problema del terzo vettore, che spero possa arrivare”, ha rimarcato Schifani.

Le ex Province

Per Schifani, inoltre, resta prioritario il ripristino delle ex Province, così come ribadito nel corso della sua campagna elettorale in estate. L’ex presidente del Senato è intenzionato a ripristinare i vecchi enti, attualmente sostituiti da Città Metropolitane e Liberi Consorzi che versano in grave crisi finanziaria. La strada da percorrere è quella della presentazione di un disegno di legge all’Assemblea regionale siciliana.

A proposito di Ars, tra i banchi di Sala d’Ercole resta ancora da ricomporre la frattura interna a Forza Italia che rischia di minare il percorso della maggioranza. Al momento, tuttavia, i presupposti per una riconciliazione sembrano non esserci.