1,5 milioni per il consolidamento del Comune messinese.Frana nel febbraio del 1994 creò ingenti danni
MESSINA – Il boato della frana del febbraio 1994 a San Teodoro, nel Messinese, se lo ricordano ancora perché costrinse gli abitanti ad abbandonare in fretta e furia le case che traballavano e a riversarsi per strada. Ed è anche per questo che la notizia del consolidamento della zona a valle di via degli Angeli è stata accolta con grande soddisfazione. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce ha infatti programmato un intervento per mettere in sicurezza tutta l’area, in un Comune che ha classificazione R4 ossia di rischio molto elevato.
Sono del resto ancora ben visibili i segni del dissesto, come le lesioni dei fabbricati e dei manufatti, le strade con il manto stradale sconnesso e i vari smottamenti del terreno, in una contrada che ospita non solo case, ma anche laboratori artigianali e l’Ecoputia, un centro per la raccolta differenziata di cui i residenti vanno molto fieri. È stata infatti pubblicata la gara – con un importo di un milione e mezzo di euro – per il consolidamento della parte a sud di San Teodoro, perla dei Nebrodi, nota per le sue bellezze naturali e paesaggistiche e secondo Comune, in Sicilia, per altitudine sul livello del mare.
Si chiude così un iter complesso e una lunga attesa, se si considera che la prima versione del progetto risale al 2010 e che la ricerca di risorse utili a finanziare l’opera aveva sinora dato esito negativo. Tra le misure individuate per risolvere le criticità esistenti, due paratie di cui una con tiranti di pali in cemento armato, il convogliamento delle acque superficiali nella parte a monte del versante, il rifacimento della pavimentazione di via degli Angeli, ma anche quello di parte della circonvallazione Sandro Pertini e di un tratto della strada provinciale 167 che collega con la diga Ancipa e con il Comune ennese di Troina.