Due giorni dopo essere comparsa in tribunale, dove è accusata di corruzione per il coinvolgimento nel processo Mare Monstrum, per l’ex sottosegretaria al ministero delle Infrastrutture Simona Vicari è arrivato un nuovo attestato di stima da parte di Renato Schifani.
Il presidente della Regione ha firmato il decreto con cui amplia il campo della consulenza che Vicari offre da due anni al governo. Prestazioni di cui lo stesso Schifani in primavera ha deciso di avvalersi fino alla fine della legislatura, sottolineando l’apporto dato dall’ex senatrice che di professione è architetta.
Non solo energia e trasporti
Il rapporto tra Vicari e Schifani risale alla primavera del 2022. Sei mesi dopo essere arrivato a Palazzo d’Orleans, Schifani sottoscrisse con l’ex senatrice del Nuovo centrodestra un contratto di consulenza per dare “supporto al presidente della Regione per le problematiche relative alle politiche energetiche e correlate strategie operative, attività di esame, approfondimento e studio” e anche “per le problematiche correlate ai trasporti, alla qualità del servizio pubblico essenziale, nonché ai collegamenti infrastrutturali regionali al fine di supportare l’organo politico nelle strategie operative e nelle concrete iniziative di sviluppo ed efficientamento”.
Adesso l’ex senatrice sarà coinvolta anche in questioni riguardanti il settore idrico. In Sicilia da due anni vige lo stato di emergenza nazionale legato alla siccità. “Attività di assistenza all’organo politico per le politiche relative all’approvvigionamento idrico e relative criticità, nonché alle strategie operative volte all’efficientamento dell’intero sistema”, si legge nel decreto firmato lunedì da Schifani. Nel provvedimento si specifica che la decisione di firmare un addendum al contratto è stata presa “per la grande rilevanza che assume la problematica (la crisi idrica, ndr) per l’intero territorio regionale siciliano”.
I costi della consulenza
Iniziato il 19 aprile 2023, il rapporto professionale tra Simona Vicari e Renato Schifani andrà avanti fino al 12 ottobre 2027. Finora è stato rinnovato tre volte: ad aprile del 2024, per un anno, e poi la scorsa primavera fino alla fine della legislatura. In totale i compensi che spetteranno all’ex sottosegretaria del governo Renzi – ruolo che ricoprì da esponente del Nuovo Centrodestra, all’epoca guidato da Angelino Alfano – superano i 270mila euro. L’ultima proroga, dal 19 aprile 2025 al 12 ottobre 2027, vale 149.919,98 euro.
L’indagine a Trapani
Vicari è stata scelta come consulente in un momento in cui vestiva anche i panni di imputata in un processo penale al tribunale di Trapani.
Il procedimento, attualmente in corso, è quello scaturito dalla cosiddetta tangentopoli del mare, sui presunti rapporti corruttivi che avrebbero legato i vertici della famiglia trapanese Morace, attiva da sempre nel settore dei trasporti marittimi, con esponenti delle istituzioni regionali e nazionali.
A Vicari è contestato l’avere ottenuto utilità in cambio dell’impegno politico per far sì che nella finanziaria nazionale del 2017 venisse introdotta l’Iva al cinque per cento per i collegamenti navali a corto raggio. Tale misura avrebbe favorito gli imprenditori, i quali a propria volta avrebbero ricambiato il contributo dell’allora sottosegretaria con un orologio Rolex del valore di cinquemila euro.
Per quei fatti, l’imprenditore Ettore Morace ha patteggiato la pena. Vicari, invece, rispondendo alle domande dei propri difensori, pochi giorni fa ha dichiarato di non avere mai visto nell’orologio il prezzo di una tangente, ma soltanto un regalo natalizio.

