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“Reinventing Management”

“Reinventing  Management”

Ripensare il management e la dottrina manageriale ricollegandoci alle nostre vere radici

continua dal QdS del 2/7/2025

Diventando globali bisogna rafforzare i legami con le comunità locali (“cultivating the local business environment is not charity but self-interest”).

Gli Stati Uniti devono raddoppiare gli investimenti finalizzati a migliorare la qualità e la produttività della forza lavoro; l’attenzione al capitale umano è cruciale, è necessario cambiare profondamente le “business schools” (“It is time to change how we educate managers and leaders”), ma tutta la scuola di base deve fare un grande salto di qualità (“For the US to remain competitive, its students need to learn vastly more, much more quickly. New approaches prove they can”). Bisogna diminuire l’“offshoring”; la struttura finanziaria deve diventare più stabile, meno rischiosa, meno costosa; i compensi dei manager non devono dipendere dal mercato (“financial markets cannot evaluate individuals because they can’t easily disentangle skill from luck”).

Sono tutti suggerimenti corretti e, come capita sempre con le ricerche americane serie, sono tecnicamente ineccepibili. Ma, come capita sempre con le ricerche americane serie, ci si ferma sulla soglia. Non si affronta il problema centrale che, nel nostro caso, è la concezione dell’impresa e il salto culturale e politico necessario perché le azioni che si suggeriscono e si auspicano si realizzino veramente.

Per questo quanto, con un ritardo di trent’anni, ora auspica anche l’Harvard Business Review e i suoi valorosi contributori, non si realizzerà, per la ragione illustrata da Mintzberg: “American companies are politically too powerful for anyone to restrict them in any meaningful way”.

Tuttavia, per noi, questo esame critico tardivo ha molteplici motivi di interesse. Ci conferma che le cose che insegnavamo, tra i venti ed i trenta anni fa, erano corrette se, almeno in parte, esse arrivano oggi, sia pure con ritardo, anche sull’Harvard Business Review. Ci incita a contribuire ad un grande sforzo culturale e professionale per ripensare il management e la dottrina manageriale ricollegandoci alle nostre vere radici.

Perché se dobbiamo “Reinventing America” e “Reinventing Europe” bisogna, senza dubbio, anche “Reinventing Management”. Ma questa volta la lezione giusta, da ascoltare e da seguire non verrà dall’America: ed è necessario avere la capacità autocritica di affermare che molto di quanto insegnato nelle scuole di management negli ultimi trent’anni non è solo inutile, ma pericoloso.

continua…