Resto al sud, la Legge di Bilancio 2021 estende l’età massima a 55 anni - QdS

Resto al sud, la Legge di Bilancio 2021 estende l’età massima a 55 anni

Resto al sud, la Legge di Bilancio 2021 estende l’età massima a 55 anni

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domenica 03 Gennaio 2021

“Resto al Sud” è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017 introdotto dal D.L. 91/2017

“Resto
al Sud”. No, non si tratta del titolo dell’ultimo film di Checco Zalone o
dell’ultima fatica cinematografica di Luca Miniero che esaspera le differenze
sociali tra Nord e Sud della penisola italica. Il “Resto al Sud” di cui oggi ci
vogliamo occupare è invece una chance. La possibilità di costruire il
proprio sogno senza dover prendere l’iconografica valigia di cartone e fuggire
dalla terra in cui si è nati.

“Resto
al Sud” è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove
attività imprenditoriali
o libero professionali nelle regioni del
Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e
2017 introdotto dal D.L. 91/2017. Finanziato, con regolarità, dalla
legge annuale di bilancio quest’anno porta con sé una piacevole sorpresa. Si
tratta, e non è poco, dell’innalzamento dell’età necessaria per poter
attivare il proprio progetto imprenditoriale.

Il comma
171 dell’art. 1
della Legge di Bilancio 2021 emenda la disciplina
della misura, introdotta dal D.L. n. 91/2017 (Disposizioni urgenti per la
crescita economica nel Mezzogiorno), volta a promuovere la nascita di nuove
realtà imprenditoriali per opera di giovani imprenditori nelle regioni del
Meridione e, in particolare, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Fino
allo scorso anno solo chi aveva fino a 46 anni non compiuti poteva presentare
la richiesta di finanziamento per avviare la propria attività i cui importi,
originariamente fissati dal D.L. n. 91/2017, sono stati incrementati dall’art.
245-bis della legge di conversione del Decreto Rilancio.

La nuova
Legge di Bilancio
ha aumentato l’età ammissibile a 55 anni,
includendo quindi tra i fruitori possibili anche chi nel corso del 2020 è stato
oggetto di forzata fuoriuscita dall’instabile mercato del lavoro che si è
venuta a creare a causa della pandemia da Covid-19.

I
beneficiari
sono i liberi professionisti, ma anche
gli aspiranti imprenditori e le imprese individuali e società, ivi
incluse le società cooperative, già costituite o ancora da costituire.

L’agevolazione massima
è pari a 60.000 € di cui 50% a fondo perduto + 50% finanziamento a tasso
zero senza garanzie da restituire in 8 anni, con 2 anni di pre-ammortamento.
Confermato che le imprese finanziate con “Resto al Sud” possono ottenere, al
completamento del loro progetto, un ulteriore contributo a fondo perduto di

15.000
euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma
individuale e di 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000
euro, per le società.

Le
attività incluse nel beneficio si dovranno sviluppare all’interno del settore
della produzione di beni
nei settori industria, artigianato, trasformazione
dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura ma anche della fornitura di servizi
alle imprese e alle persone oltre che del turismo.

La modulistica
necessaria
per la presentazione della domanda, che dovrà essere realizzata
tramite la piattaforma Invitalia, è disponibile all’indirizzo https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud/modulistica

Roberto Greco

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