“Resto al Sud” per coltivare la creatività dei giovani - QdS

“Resto al Sud” per coltivare la creatività dei giovani

redazione

“Resto al Sud” per coltivare la creatività dei giovani

giovedì 05 Marzo 2020

Nella sede di Confindustria Ct si è parlato dell’iniziativa del Mise che prevede fino a 200.000 € per i progetti imprenditoriali. I Giovani imprenditori presentano “L’impresa dei tuoi sogni” per la diffusione della cultura d’impresa nelle scuole

CATANIA – Sostenere la nascita di nuove imprese promosse da giovani nelle regioni del Sud finanziando l’avvio di progetti imprenditoriali con un programma di spesa massimo di 200 mila euro. E’ l’obiettivo di “Resto al Sud”, l’incentivo promosso dal ministero dello Sviluppo economico, gestito da Invitalia, del quale si è parlato nei giorni scorsi a Catania nella sede di Confindustria, nel corso dell’incontro dal titolo “Accendiamo le idee. Strumenti ed incentivi per i nuovi progetti d’impresa”.

Le agevolazioni, rivolte agli under 46, come ha specificato Rosaria D’Arrigo di Invitalia, coprono il 100% delle spese ammissibili con un contributo del 35% a fondo perduto e del restante 65% con finanziamento bancario. E’ possibile avviare iniziative imprenditoriali che riguardano: la produzione di beni servizi nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; servizi alle imprese e alle persone; attività turistiche.

“Da imprenditori e come rappresentanti di Confindustria – ha dichiarato il presidente degli industriali etnei, Antonello Biriaco, aprendo i lavori dell’incontro, abbiamo il compito di contribuire a diffondere i semi dell’imprenditorialità tra le giovani generazioni, coltivarne creatività e spirito di iniziativa. Oggi più che mai è fondamentale fermare quell’emorragia di capitale umano qualificato che colpisce la nostra terra e ne indebolisce le potenzialità di sviluppo. Per questo occorre fare ogni sforzo possibile per restituire fiducia e ottimismo a chi vuole ancora scommettere sulle competenze e sul merito”.

La perdita di risorse umane purtroppo è ampiamente certificata dai dati. E’ un Sud che si sta spopolando quello che emerge dalla fotografia fatta da Confindustria nel Check up Mezzogiorno – come conferma Francesco Ungaro (Area Politiche regionali e Coesione territoriale) – “Ogni anno è come se sparisse una città delle dimensioni di Siracusa – spiega -. Eppure, la propensione alla creazione d’impresa da parte dei giovani resiste”. Nelle regioni del Sud, infatti, ha sede oltre il 40% delle imprese guidate da under 35. In Sicilia il dato riguarda l’11,9% delle attività imprenditoriali contro il 9,1% della media italiana.

E del binomio giovani e impresa ha parlato Gianluca Costanzo, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catania. L’incontro, infatti, è stato l’occasione per presentare la XXI edizione del progetto “L’impresa dei tuoi sogni”, una loro iniziativa dedicata alla diffusione della cultura d’impresa nelle scuole. “Anche quest’anno – ha spiegato Costanzo – grazie ai laboratori didattici che saranno tenuti dai giovani imprenditori nelle scuole partecipanti al progetto (“Filippo Eredia”, “Duca degli Abruzzi”, “Archimede”, “Stanislao Cannizzaro”) gli studenti, organizzati in team, potranno elaborare e mettere in gara le loro idee imprenditoriali.

L’alternanza scuola e lavoro è l’idea guida di questa edizione. Alla fine del percorso i ragazzi selezionati, infatti, potranno partecipare ad un breve stage presso le aziende del sistema Confindustria”. A confermare la valenza delle iniziative a sostegno della creazione d’impresa è intervenuto Rosario Faraci, docente di Economia dell’Università di Catania e delegato del rettore per l’incubatore Start-up e Spin off, che ha sottolineato come l’Ateneo catanese abbia un ruolo rilevante nell’ecosistema dell’innovazione e risulti tra i primi driver pubblici nell’accompagnamento alla nascita di nuove imprese, registrando al suo attivo 34 start-up.

Dalla viva voce degli imprenditori, infine, è giunta la testimonianza di due esperienze di successo nate alle falde del’Etna grazie alla misura “Resto al Sud”: Agricolab, di Giuseppe Rizzo, start up attiva nel settore food e Ci.Ma.Lab, società specializzata nella fornitura di servizi analitici alle aziende vitivinicole, fondata dagli enologi Salvatore Maria Mangano e Luigi Ciranni.

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