Resto al Sud, i siciliani che ce l’hanno fatta, 1513 idee divenute realtà

Resto al Sud, i siciliani che ce l’hanno fatta, 1513 idee divenute realtà
giovane imprenditore

Dall’avvio della misura approvate 1.513 domande per complessivi 104 milioni di euro e con 5.652 persone occupate. Il professore Faraci e UniCt accanto ai neo imprenditori.

Resto al Sud, i siciliani che ce l’hanno fatta, 1513 idee divenute realtà
Dimora Vincanto

Tra i tanti siciliani che hanno beneficiato dell’incentivo c’è India Arena, una giovane imprenditrice che ha avviato una location per ricevimenti in una antica tenuta. Da lei ci siamo fatti raccontare le difficoltà incontrate che comunque ha superato brillantemente e le hanno permesso di lavorare nella sua terra natìa.

Qual è stato il progetto che ti è stato approvato, quando? Quante persone oggi lavorano con te nelle tua impresa?

“Il progetto che ho realizzato (anche) grazie a Resto al sud è Dimora Vincanto, bed and breakfast e location per ricevimenti in un’antica tenuta che ospita la villa d’epoca settecentesca, un secolare parco alberato ed un suggestivo vigneto. Il progetto è stato presentato nel dicembre 2018 ed approvato a giugno 2019.

Resto al Sud, i siciliani che ce l’hanno fatta, 1513 idee divenute realtà

L’apertura effettiva della attività ha richiesto più o meno un anno, tra ristrutturazione ed acquisto e installazione delle attrezzature, oltre ad un’iniziale periodo di assestamento della gestione.

Fino ad oggi, considerando le notevoli difficoltà dovute all’avvio di una nuova attività prima e alle limitazioni causate dalla pandemia poi, l’attività si è svolta principalmente mediante la collaborazione con catering e altri professionisti del settore eventi, limitandoci a mettere a disposizione gli spazi della struttura, pertanto attualmente non abbiamo dipendenti. Contiamo di allargare la squadra dalla prossima stagione”.

E’ stato difficile avere approvato il tuo progetto, quando hai iniziato a compilare la domanda? Dopo quanto tempo hai ricevuto risposta? E’ stata subito positiva?

“Complessivamente, non è stato semplice ottenere l’approvazione del progetto, ha richiesto molti passaggi, la compilazione di una notevole quantità di documenti (fondamentali indirizzo PEC e firma digitale) e la redazione di un business Plan dettagliato, un colloquio e diversi sopralluoghi”.

Quali sono state le criticità riscontrate?

“Non vi sono state particolari criticità se non la lunghezza dell’operazione, giustificata tuttavia dalla portata della stessa”.

Sei stata assistita in tutti i passaggi? Come è andata?

“Ho seguito in prima persona tutti i passaggi del progetto, supportata da un bravo commercialista (fondamentale) e dalla mia famiglia. In generale tutto viene spiegato in modo abbastanza chiaro nella guida alla compilazione della domanda messa a disposizione dalla piattaforma e dall’attuatore che prende in carico la pratica e resta a disposizione fino alla conclusione del finanziamento”.

Che consigli daresti a un giovane (ora in realtà possono partecipare anche gli under 56) affinché il suo progetto risulti vincente?

“Tra i criteri certamente tenuti in considerazione ci sono la potenziale creazione di posti di lavoro e la sostenibilità economica del progetto, che viene attentamente valutata da chi approva il progetto”.

Quando hai ricevuto i soldi? Hai dovuto anticipare del capitale?

Il capitale è arrivato in più soluzioni, una parte alla presentazione del primo SAL, la restante alla presentazione del SAL a saldo. Ho dovuto anticipare diverse spese, versare l’iva che non è inclusa nel finanziamento e predisporre una fideiussione per il 20% dell’importo finanziato”.

Consiglieresti resto al Sud a un siciliano che voglia fare impresa o anche in questo caso la burocrazia risulta scoraggiante?

“Consiglierei resto al sud ad un siciliano che voglia fare impresa nella sua terra. A risultare scoraggiante in realtà, pur essendo richieste infinita pazienza e precisione per portare a termine l’operazione, non è tanto la burocrazia quanto l’effettiva necessità di un capitale minimo che rende la misura di fatto non accessibile a chi non abbia almeno una base da cui partire. Personalmente, da giovane alla prima esperienza lavorativa, non avrei mai potuto realizzare questa operazione senza l’aiuto della mia famiglia”. 

Dario Raffaele

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