Le tensioni di mercato preoccupano le imprese, già segnate dalla crisi dovuta all'emergenza sanitaria.
I rincari delle materie prime e dell’elettricità preoccupano le imprese. “Confindustria sta monitorando con preoccupazione l’escalation congiunturale dei prezzi delle principali commodity. Tra questi il prezzo dell’energia elettrica”, ha detto il presidente Carlo
Bonomi in un videomessaggio all’assemblea di Elettricità Futura.
“Queste tensioni di mercato devono essere comprese nei loro
fattori di origine e gestite di conseguenza. Non devono farci arretrare rispetto agli obiettivi di sostenibilità”, ha proseguito.
L’Istat indica intanto nuovi possibili aumenti in vista. “Dalle aspettative di inflazione degli operatori economici ad agosto sono emerse indicazioni di nuovi incrementi dei prezzi per i prossimi mesi”. Secondo l’Istituto, è “salita la percentuale dei consumatori che si attendono un forte aumento dei prezzi, mentre tra le imprese si manifestano attese di rincari nel settore delle costruzioni e per i beni del comparto manifatturiero destinati al consumo”.
Ad agosto, è proseguita la ripresa dell’inflazione, spinta dalla componente energetica. In base alla stima preliminare diffusa a fine mese, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) ha registrato un incremento tendenziale del 2,1% (2 decimi di punto al di sopra del mese precedente).
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, le prospettive per la domanda da parte delle imprese, indica inoltre l’Istat, “mantengono un orientamento positivo: i giudizi delle imprese presentano saldi positivi per tutti i settori economici anche se in riduzione, rispetto a luglio, nelle costruzioni e nei servizi”.