Siracusa, riaperti alcuni musei e aree archeologiche - QdS

Siracusa, riaperti alcuni musei e aree archeologiche

Luigi Solarino

Siracusa, riaperti alcuni musei e aree archeologiche

mercoledì 03 Giugno 2020

Dopo la chiusura forzata a causa del Coronavirus, la cultura torna ad essere protagonista. Aspettando i turisti. Nei primi due giorni di riapertura sono stati quasi 1000 i visitatori al Parco della Neapolis

SIRACUSA – Riaperti al pubblico il 30 maggio, dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza Coronavirus, alcuni importanti siti archeologici e musei della provincia di Siracusa. Si tratta del Parco archeologico della Neapolis e della Galleria regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa e della Casa museo “Antonio Uccello” a Palazzolo Acreide.

La riapertura si inserisce nell’ambito dell’iniziativa regionale #Laculturariparte volta al rilancio dell’attività culturale in Sicilia. La visita del Parco archeologico e dei due musei sarà gratuita fino a domenica 7 giugno. Per evitare le code agli ingressi, è obbligatorio prenotarsi online in anticipo, cliccando sul link https://youline.eu/laculturariparte.html e verificando così la disponibilità nel giorno e nella fascia oraria prescelta, tenuto conto che gli ingressi sono contingentati e sottoposti a tutte le misure sanitarie previste dalla legge. Per chi prenota la visita gratuita, sarà sufficiente esibire all’ingresso il codice di prenotazione ricevuto. Non sarà consentito, per motivi di sicurezza e per mantenere il distanziamento, l’ingresso a coloro che non avranno preventivamente utilizzato il sistema di prenotazione online. Gli orari di visita sono i seguenti: Area archeologica della Neapolis, Siracusa (dalle 9 alle 19); Galleria regionale, Siracusa (dalle 9 alle 19, domenica e festivi dalle 9 alle 12,30); Casa museo “Antonio Uccello” Palazzolo Acreide (dalle 9 alle 18,30, domenica e festivi dalle 14,30 alle 19).

Il neo assessore ai Beni Culturali, Alberto Samonà, lo scorso sabato, ha effettuato un sopralluogo al Parco archeologico di Siracusa e a Palazzolo Acreide. L’assessore ha dichiarato: “La Sicilia vuole ripartire sotto il segno della cultura, aprendo i siti archeologici, i musei e i luoghi della memoria. E lo facciamo gratuitamente, quale gesto di ringraziamento verso tutti i cittadini che responsabilmente hanno collaborato nel periodo dell’emergenza Covid-19, consentendo alla nostra Regione di mantenere livelli di contagio molto bassi. Per questo, mi sento di dire grazie a tutti i siciliani”. “Fra i siti che riaprono – ha aggiunto Samonà – ci sono anche la Neapolis di Siracusa e Palazzo Bellomo e il pensiero non può non andare al direttore del Parco archeologico aretuseo, Calogero Rizzuto, e alla funzionaria, Silvana Ruggeri, tragicamente scomparsi a causa del virus: dedichiamo a loro la riapertura, seguendo un filo rosso che non si è spezzato e che ci guida nel nome dell’amore per la cultura e la bellezza”.

Frattanto nei primi due giorni sono stati quasi 1000 i visitatori, non solo siracusani ma provenienti anche da altre parti della Sicilia, che hanno varcato i cancelli del Parco della Neapolis. Soddisfatta la direttrice del Parco archeologico, Rita Insolia, che ha detto: “A tre mesi dalla chiusura del Parco, che ha visto la perdita di Calogero Rizzuto e Silvana Ruggeri, abbiamo riaperto nel pieno rispetto delle regole anti contagio l’area archeologica più importante di Siracusa. Mi preme ringraziare tutti quelli che in poco tempo si sono prodigati per la riapertura. Questo è il primo passo in vista di un graduale ritorno alla normalità”.

Le prossime riaperture riguarderanno l’Area archeologica di Akrai e il museo di Palazzo Cappellani a Palazzolo Acreide e la villa romana del Tellaro a Noto.

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