Ricordato Cosimo Cristina, giornalista che si sacrificò per la verità - QdS

Ricordato Cosimo Cristina, giornalista che si sacrificò per la verità

redazione

Ricordato Cosimo Cristina, giornalista che si sacrificò per la verità

mercoledì 06 Maggio 2020

ROMA – Ieri è stato celebrato il 60/o anniversario della morte del primo dei 30 giornalisti italiani uccisi a causa del loro lavoro e ricordati con ampia documentazione sul sito “Cercavano la verità”, www.giornalistiuccisi.it, l’archivio online inaugurato in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa dall’Associazione Ossigeno per l’Informazione Onlus.

Cosimo Cristina – ricorda l’associazione – fu ucciso il 5 maggio 1960 a Termini Imerese (Palermo). Aveva 25 anni. Gli assassini, tuttora ignoti, presumibilmente erano i mafiosi locali. Lo uccisero e inscenarono teatralmente il suo suicidio. Fu sepolto senza cerimonia religiosa. Non ci furono indagini e accertamenti per accertare se le cose fossero davvero andate così, in un modo che contraddiceva le scelte che il giovane giornalista aveva fatto nei giorni e nelle settimane precedenti, con entusiasmo e fiducia nel futuro.

Cosimo Cristina non è l’unico dei Trenta rimasto senza giustizia. Uno di quelli che invece, sia pure dopo molti anni, ha avuto giustizia è Peppino Impastato (I cento passi), un altro dei Trenta che “cercavano la verità”. Il suo anniversario ricorre sabato prossimo. Fu ucciso il 9 maggio nel 1978, lo stesso giorno del rapimento di Aldo Moro, con un’atroce scenografia depistante simile a quella usata per Cosimo Cristina.

Domenica 19 maggio sarà il decimo anniversario dell’uccisione del fotoreporter di Monza Fabio Polenghi, colpito da un proiettile dei militari a Bangkok, mentre seguiva l’epilogo di una lunga manifestazione politica di protesta. A maggio ricorre anche l’anniversario della morte di Almerigo Grizl in Mozambico, di Walter Tobagi a Milano, di Guido Puletti in Bosnia e di Andrea Rocchelli in Ucraina. A giugno sarà quello di altri giornalisti la cui storia è ricordata nel sito creato da Ossigeno in collaborazione con i familiari delle vittime, e realizzato con prestazioni professionali volontarie. La cronologia li ricorda tutti in un solo colpo d’occhio.

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