Ricordiamoci che l’Etica è “Forza motrice” - QdS

Ricordiamoci che l’Etica è “Forza motrice”

Carlo Alberto Tregua

Ricordiamoci che l’Etica è “Forza motrice”

giovedì 25 Novembre 2021

Le quattro Virtù cardinali, come è noto, sono Saggezza, Temperanza, Fortezza e Giustizia. Chi dei viventi le possiede? Probabilmente non molti

Le quattro Virtù cardinali, come è noto, sono Saggezza, Temperanza, Fortezza e Giustizia. Chi dei viventi le possiede? Probabilmente non molti, non perché non sia possibile averle, ma perché per praticarle ci vogliono conoscenza, intelligenza e volontà.

Poi però vi sono altre sedici Virtù poco conosciute e poco praticate, perciò chiamate secondarie. Non è per pignoleria, ma per conoscenza che vogliamo elencarle in ordine alfabetico: Attenzione, Benevolenza, Calma, Chiarezza, Competenza, Consapevolezza, Fedeltà, Flessibilità, Innocenza, Mitezza, Precisione, Responsabilità, Rispetto, Semplicità, Serietà, Sincerità.
Certo, chi possedesse tutte queste Virtù potrebbe essere considerato santo o santa, perciò è difficile incontrare tali personalità, probabilmente anche fra chi è stato elevato agli altari.

Perché abbiamo voluto pignolescamente elencare le Virtù? Perché esse sono poco conosciute e poco praticate, ma dovrebbero far parte del nostro bagaglio di “buoni” esseri umani.

Non ci sono solo le Virtù, ma anche i Valori, fra cui l’Etica e la Morale, che possono considerarsi sinonimi, seppure la prima venga dal greco e la seconda dal latino.

I Valori sono fondamentali per chi vive nel sociale, in quanto costituiscono le regole delle relazioni fra i componenti di una Comunità, relazioni che devono essere improntate soprattutto al rispetto reciproco e quindi alla totale assenza di qualunque forma di violenza, non solo fisica.
Chi tenta di essere saggio, temperato, forte e giusto, deve fare un’importante opera di studio su se stesso ed inoltre deve crederci profondamente, per adeguare la propria vita alle linee che promanano da esse. Per adeguarsi occorre conoscere il più possibile. E per conoscere bisogna studiare, leggere e apprendere dai saggi e dai maestri di tutti i tempi.

Non è facile vivere in questo modo, però si può fare solo che si voglia.
Non mancano i libri che ci consentano di saperne di più, ma non possono non evidenziarsi i libri del Sapere di tutti i tempi, quali: la Bibbia, il Talmud babilonese, il Corano. Da tali testi è possibile dedurre i valori che vogliamo condividere.

L’Etica è considerata un valore piatto cui ci si deve ispirare, ma che non dà spinta alle nostre azioni. Tutt’altro. L’Etica è una “Forza motrice”, come la chiama Immanuel Kant, cioè ci spinge ad essere giusti, ci spinge a rispettare gli altri, ci spinge a vivere in maniera obiettiva. Perché? Perché il cuore dell’Etica è la motivazione: solo se noi abbiamo la volontà di essere giusti, la volontà di comportarci in ossequio alle Virtù, possiamo considerare l’Etica come una macchina con cui percorrere tutta la vita.
Ancora, i motori delle motivazioni sono tradizione, religione, ideologia, natura e coscienza.

Non sempre chi lotta per affermare i Valori, fra cui la giustizia, è anche giusto, perché può essere accecato da uno squilibrio che non fa adottare comportamenti funzionali a raggiungere l’obiettivo. Ecco perché non bisogna mai dimenticare di essere aderenti all’Etica come fonte di energia, quindi valore motore che ci spinge a vivere in modo tale da onorare quel prezioso dono che è la vita.

Quanto scriviamo è stato anche attinto all’interessante libro di Vito Mancuso “La forza di essere migliori”: trecentoquaranta pagine che si scorrono con una certa fatica, perché dense di concetti e di indicazioni che sicuramente servono.

Nella vita vi sono tante ingiustizie di cui l’essere umano ne è campione. Dobbiamo riconoscere che la maggioranza degli esseri esistenti non conosce i Valori che sono alla fonte della vita dell’Umanità. Dobbiamo riconoscere che l’ignoranza generale la fa da padrona, specialmente dopo venti anni e più di diffusione dei social media e di tutte quelle altre informazioni-spot che partono dal nulla e arrivano al nulla.

Ed è proprio questo il guaio peggiore dell’Umanità: l’ignoranza, la quale comporta una certa sudditanza nei confronti di chi invece possiede i Saperi.
Abbiamo più volte trattato questo argomento perché ci sembra sia fondamentale nella vita delle persone, dove alcuni manovrano le leve del potere ed altri, anche inconsciamente, ne eseguono le volontà.

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