Rifiuti, bocciati contributi per Catania e Palermo: si scatena la polemica

Rifiuti, bocciati contributi per Catania e Palermo: si scatena la polemica

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Rifiuti, bocciati contributi per Catania e Palermo: si scatena la polemica

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giovedì 04 Agosto 2022

A parlare è il deputato M5S all'Ars Giorgio Pasqua, firmatario dell'emendamento soppressivo della norma che assegnava milioni alle due città.

“Con la scusa dell’emergenza sanitaria a causa dei rifiuti il governo voleva destinare 150 milioni di euro a Palermo e 20 a Catania, ignorando tutti gli altri Comuni che soffrono, anche quelli più virtuosi, per una sorta di perversa legge del contrappasso che bastona chi si comporta bene e avvantaggia chi ignora le regole ed è in ritardo con la raccolta differenziata”.

Bocciati contributi per Catania e Palermo

Lo afferma il deputato M5S all’Ars Giorgio Pasqua, firmatario dell’emendamento soppressivo che ha sferrato, probabilmente, l’ultimo schiaffo di questa legislatura al governo Musumeci, bocciando la norma contenuta nel maxi emendamento governativo al ddl sulle variazioni di bilancio, che portava nelle casse delle due città metropolitane 170 milioni di euro dei 405 ancora in contrattazione con lo Stato.

“L’ulteriore cosa assurda – dice Pasqua – è che di questi soldi non è nemmeno stata contrattata la destinazione con Roma. In pratica volevano vendere la pelle dell’orso non solo prima di averlo catturato, ma anche di averlo intravisto. Chi ci dice che lo Stato avrebbe avallato questa scelta e che non si fosse indispettito per questa destinazione preventiva? Tra l’altro questa scelta era eticamente inaccettabile. Quasi tutti i Comuni in questo momento soffrono e il governo che fa? Premia quelli che si comportano peggio e ignora i virtuosi che vantano percentuali di raccolta differenziata ottime, ottenute con grande impegno dei cittadini. Una norma del genere avrebbe mandato alla popolazione un messaggio pericolosissimo: comportarsi bene non premia, anzi… e questo non è tollerabile”. 

Dura nota di Forza Italia

“Per Catania oggi non è stato un bel risveglio. Purtroppo, a tarda notte, l’Ars ha respinto l’emendamento del Governo regionale, messo a punto dal vicepresidente Armao, che assegnava alla nostra città ben 20 milioni di euro per scongiurare l’aumento della Tari e affrontare al meglio l’emergenza rifiuti in città. A Palermo, la manovra congiunta fra l’ostruzionismo irresponsabile del Pd e dei grillini assieme ai franchi tiratori del voto segreto ha causato la bocciatura canagliesca di una norma che, invece, serviva a dare respiro al Comune di Catania e a proteggere le tasche dei catanesi dai rincari delle tariffe».

Lo affermano il commissario di Forza Italia Catania Marco Falcone, i consiglieri Giovanni Petralia e Dario Grasso e l’assessore comunale Michele Cristaldi, a seguito dell’esito del voto sulle variazioni di bilancio a Palazzo dei Normanni.

“Noi di Forza Italia – proseguono gli esponenti azzurri – condanniamo questo grave atto di egoismo politico della sinistra e di tutte quelle forze che, nascondendosi dietro al voto segreto, antepongono il calcolo elettorale all’interesse concreto di Catania e dei catanesi. Per fortuna i cittadini hanno compreso e presenteranno presto il conto al Pd e ai suoi fiancheggiatori occulti, punendoli alle prossime elezioni politiche e regionali. Preannunciamo fin da ora – concludono Falcone, Petralia, Grasso e Cristaldi – il nostro voto contrario a qualsiasi atto consiliare che scarichi sul portafogli dei catanesi il prezzo dell’irresponsabilità politica di qualcuno”.

Le norme approvate

Fra le norme approvate invece, quella sull’integrazione oraria del personale Asu che lavora nei musei e negli altri luoghi della cultura della Regione; il trasferimento di 24 milioni di euro in favore di Siciliacque, società mista che opera nel settore della distribuzione dell’acqua; i 2,5 milioni di euro come contributo per sostenere le imprese agricole e zootecniche per l’acquisto di gasolio agricolo e poco più di 4 milioni di euro per la realizzazione di laghetti artificiali a servizio dell’agricoltura. Passa anche l’emendamento che dispone l’erogazione delle pensioni integrative ai lavoratori ex Asi e il Furs (Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo) ottiene un incremento di 300mila euro rispetto allo scorso anno, per una disponibilità totale di 6 milioni e 800 mila euro.

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