Rifiuti, Catania spaccata tra volenterosi e incivili - QdS

Rifiuti, Catania spaccata tra volenterosi e incivili

redazione

Rifiuti, Catania spaccata tra volenterosi e incivili

mercoledì 11 Settembre 2024

Incoraggianti i primi dati di conferimento nella nuova isola ecologica di viale Pecorino, ma resta ancora molto da fare contro l’abbandono selvaggio

CATANIA – La battaglia più dura da vincere resta quella contro l’inciviltà. Nonostante oggettivi passi in avanti, Catania sconta ancora le diffuse cattive abitudini che contribuiscono e non poco a insozzare la città, consegnandola al degrado. Eppure, qualcosa si muove. Sono state infatti centoquattordici le tonnellate di rifiuti conferite al nuovo Centro comunale di raccolta di viale Biagio Pecorino, nel quartiere di Librino-San Giorgio. E questo in appena un mese, dal momento che la struttura è stata inaugurata il primo agosto 2024.

Oltre 114 tonnellate di rifiuti nel nuovo centro di raccolta di Librino

I dati sono stati diffusi dalla Ecocar Ambiente, l’azienda che dal 2021 opera a nel Lotto Sud e che gestisce con il proprio personale anche la nuova infrastruttura, che parla di “risultati incoraggianti”. “Le 114 tonnellate di rifiuti conferite dagli utenti nel mese di agosto presso il Ccr – afferma Benedetto Diana, referente Ecocar – entrano nel conteggio generale della raccolta differenziata. Si tratta perlopiù di inerti (rifiuti provenienti da attività di piccola edilizia domestica), legno e ingombranti, tutto materiale che normalmente fa un’altra fine, e che invece ora viene avviato un recupero attraverso il canale corretto”.

C’è speranza, dunque, anche per Catania

C’è speranza, dunque, anche per Catania anche se il fenomeno delle micro discariche sembra inarrestabile. E dove comunque, il sistema di raccolta e smaltimento rifiuti continua a presentare delle criticità. Alcune delle quali denunciate in aula consiliare dal consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Barresi che nel recente passato ha anche ricoperto il ruolo di assessore alla Nettezza urbana con Salvo Pogliese sindaco. Secondo Barresi la situazione sarebbe “Una grandiosa emergenza, un disastro” – ha detto in aula, rivolgendosi al neo assessore Massimo Pesce, nominato dopo l’addio di Salvo Tomarchio neo deputato all’Ars.

Secondo il consigliere Andrea Barresi un vero disastro

“Non capisco le intenzioni dell’amministrazione – ha aggiunto Barresi -: penso solo che stiamo affogando”. Scuole, ospedali e uffici pubblici, secondo l’esponente politico, non contribuirebbero all’aumento della raccolta differenziata come dovrebbero e questo, insieme ovviamente alla diffusa allergia alle regole di buona parte della città, ricadrebbe su chi, al contrario, è dotato di senso civico. “Chiedo per questo ufficialmente di capire – ha proseguito – a prescindere dalla campagna di comunicazione, come si deve affrontare il problema della raccolta dei rifiuti”.

A replicare in aula al consigliere è stato l’assessore Pesce che ha evidenziato le azioni immaginate da Palazzo degli Elefanti sul fronte rifiuti. “Abbiamo dei progetti – ha detto. Alcuni sono in corso, altri verranno ancora più rafforzati”.

Il piano operativo integrato di pulizia di Catania

Tra questi, il piano operativo integrato di pulizia della città, avviato ieri su tutto il territorio urbano, in particolare sulle arterie principali interne, con intensificazione dei servizi di spazzamento, scerbamento e lavaggio stradale. “In realtà, gli interventi sono già stati avviati nei giorni scorsi – ha ribadito Pesce – con squadre di operatori già al lavoro in piazza Europa, viale Africa e Lungomare, con servizi di ripulitura e sistemazione del verde. Ora, si entrerà nel vivo con questo piano di ripulitura che abbiamo messo a punto per restituire decoro a ogni zona della città, una modalità di azione integrata che con la collaborazione dei cittadini contiamo di rendere ordinaria per contrastare preventivamente degrado e abbandono di ogni area”.

Il piano straordinario del Comune, realizzato dalle tre ditte che hanno vinto l’appalto con la collaborazione della Catania Multiservizi, riguarda non solo le piazze e le strade, ma anche le aree vicino gli edifici scolastici.

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